A Sesto la maggioranza fa saltare il consiglio richiesto dalla minoranza

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SESTO CALENDE – Niente consiglio comunale, la maggioranza diserta i lavori. Ed è polemica. «Non ci facciamo dettare i tempi dalla minoranza» il commento del capogruppo del centrodestra, l’ex sindaco Marco Colombo. «Atto di arroganza» ribatte un altro ex primo cittadino, Roberto Caielli di “Insieme per Sesto”.

Manca il numero legale

I gruppi di minoranza avevano chiesto la convocazione di una seduta straordinaria per poter “smaltire” le mozioni e le interrogazioni che nell’ultima seduta del consiglio comunale erano rimaste inevase a causa degli impegni del segretario generale che avevano imposto una chiusura anticipata dei lavori. Il consiglio è stato convocato per oggi, giovedì 24 ottobre, alle 18. Ma in aula si sono presentati solo i consiglieri di minoranza e il sindaco Giovanni Buzzi. Troppo pochi per raggiungere il numero legale necessario per poter validare la seduta. E allora, tutti a casa. Ci si rivede mercoledì prossimo, 30 ottobre, quando è stata nel frattempo convocata una nuova riunione dell’assemblea civica.

«Potevano aspettare»

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«Non ci facciamo dettare i tempi dalla minoranza». È tranchant il commento del capogruppo di maggioranza ed ex sindaco Marco Colombo, che critica l’«atteggiamento di prevaricazione della minoranza che pretende di discutere su tematiche che non sono né urgenti né tantomeno strategiche per la comunità di Sesto Calende. Era già prevista una seduta entro fine mese, convocata per il 30 ottobre: avrebbero potuto aspettare, anche per ridurre i costi della politica ed evitare al Comune inutili spese dei gettoni di presenza per i consiglieri». Marco Colombo ci tiene anche a precisare che le mozioni e le interrogazioni verranno comunque discusse: «Daremo risposte a tutti, nei tempi opportuni. E non permettiamo che si utilizzi il consiglio comunale di Sesto Calende per fare politica non attinente alla nostra città».

«Arroganti»

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Dalla minoranza non l’hanno presa bene, tutt’altro. Da “Insieme per Sesto” il consigliere ed ex sindaco Roberto Caielli parla di «atto di arroganza della maggioranza» che fa mancare il numero legale su una seduta richiesta dalle opposizioni per avere risposte su una serie di tematiche che erano già all’ordine del giorno dell’ultima seduta consiliare. «C’è una differenza radicale tra esercitare un diritto e negare un diritto – sintetizza Caielli – oggi alla minoranza di Sesto è stato negato un diritto. Con arroganza».  E la polemica è appena iniziata.

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