SESTO CALENDE – Secondo Insieme per Sesto, per il progetto di riqualificazione dell’ecomostro – ovvero l’area ex Q8 a ridosso del centro storico – il conflitto d’interesse di Marco Colombo è palese. L’area infatti è stata acquistata dall’azienda di famiglia dell’ex sindaco, oggi capogruppo e consigliere regionale. E per sistemarla come vorrebbe è necessaria una Variante al Pgt. Secondo il primo gruppo di opposizione è «Come se il fabbricante di un nuovo medicinale fosse anche colui che decide se quel medicinale può essere messo in commercio». E per questo motivo chiede l’intervento super partes del primo cittadino Giovanni Buzzi.
Il conflitto di interessi
Secondo Insieme per Sesto il conflitto di interessi si palesa quando chi chiede di cambiare le regole e chi decide se questo cambiamento sia nell’interesse di tutti è la stessa persona, ovvero il capo della maggioranza e leader indiscusso del centrodestra sestese. «L’esistenza di un conflitto di interessi – sottolinea la minoranza – non prova che siano state commesse scorrettezze, costituisce tuttavia un’ingiusta agevolazione nel caso si cerchi di trarne beneficio. Il conflitto di interessi non è un crimine, semplicemente è qualcosa che sarebbe bene evitare, per elementare senso di giustizia».
E Buzzi?
Proprio per questo motivo chiedono che si palesi l’attuale primo cittadino, Giovanni Buzzi, finora silente sul tema. «A questo punto la questione riguarda il sindaco, che è il sindaco di tutti», pungola la lista civica di centrosinistra. «Lui deve garantire la neutralità delle scelte dell’amministrazione. Lui deve agire in modo indipendente.Chiediamo un primo passo: dare pubblicità e trasparenza alla procedura urbanistica. Rendere pubblici i pareri degli enti che si sono già espressi con forti perplessità riguardo il paesaggio e lo skyline sestese, con rilievi critici sulla carenza di documentazione delle vedute dal Ticino e dalla sponda piemontese, con domande sulla insufficiente giustificazione di una variante al Pgt. I sestesi ne hanno diritto».
Sesto Calende cambia volto. Così rinasce l’area dell’ex Ecomostro