Nuova Marna di Sesto, Buzzi conferma i ritardi: «Trovato amianto»

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SESTO CALENDE – «I lavori sono attualmente in ritardo». Procede a rilento il cantiere per realizzare la Nuova Marna a Sesto Calende. Lo ha confermato il sindaco Giovanni Buzzi in consiglio comunale, lo scorso 21 dicembre, replicando a un’interpellanza di Insieme per Sesto. Il gruppo di minoranza è tornato a tallonare la giunta per avere aggiornamenti sul progetto che ridisegnerà il lungofiume del Ticino, nella parte più vicina al Ponte di ferro. Provando a capire se le operazioni si stanno svolgendo «secondo il cronoprogramma» e se «sono previsti aggiornamenti», ha chiesto il consigliere Roberto Caielli. Ma anche per sapere «come si ritiene di risolvere il problema dell’approvvigionamento dell’acqua al cantiere dell’ex piazzale Rovelli».
Ad oggi l’edificio doveva già essere demolito, ma nel corso dello smantellamento sono state rinvenute tracce di amianto che hanno rallentato l’iter.

I ritardi all’ex piazzale Rovelli

I ritardi ci sono. E i motivi «sono molteplici», ha spiegato Buzzi. Legati soprattutto alle «condizioni impreviste sulle operazioni di bonifica bellica preventiva». In particolare, proprio l’area dell’ex parcheggio Rovelli, dove «la bonifica è stata fatta e, per questo, si è proceduto al taglio degli alberi». Mentre nella zona dei giardinetti era iniziato lo stesso procedimento ma «a causa di problemi di consistenza si è deciso di asportare il terreno». Poi, il suo smaltimento, per il quale «si sono dovute effettuare analisi e si sono dovuti aspettare i termini di Arpa». Successivamente, si sono state riscontrate «lastre di eternit sepolte e frantumate». Quindi la ditta si è attivata per «richiedere un preventivo di smaltimento».

L’area del Csck

Simile per l’area della nuova sede Csck: è iniziata la bonifica in zona ex giardinetti e parcheggio, ma «attualmente l’unica parte su cui si è intervenuto è quella dei posteggi dei dipendenti». Mentre, per l’altra parte, «le operazioni sono state effettuate fino a due metri di profondità». Che è la soglia massima in cui si possono riscontrare ordigni, proprio per la consistenza del terreno, ha precisato. Ora, attraverso la ricostruzione storica dell’area, «si sta decidendo di escludere alcune zone dalla bonifica». Poi, durante lo smantellamento dell’edificio della Marna e del bar Moderno «è stata rinvenuta una tubazione in eternit, al di sopra del controsoffitto e quindi non visibile. Questo ha creato contaminazione da fibre di amianto nel controsoffitto, che dovrà essere smaltito: la modalità è in corso di esame». Poi, per la fornitura dell’acqua nella zona dei giardinetti «verrà installato, a carico dell’impresa, un nuovo contatore all’interno del cantiere». Questo, perché si è deciso di «intercettare il tubo che portava alimentazione alla fontana». Buzzi ha poi aggiunto che sarà stilato un nuovo cronoprogramma «dopo che si saranno trovate soluzioni e quando si avrà contezza dei tempi degli enti coinvolti».

«Lavoriamo per cambiare»

Oltre a spiegare i problemi tecnici, il sindaco ha colto l’occasione per «fare una considerazione riguardo agli eventuali disagi che contraddistinguono i lavori: è evidente che se non si fanno, non si generano problemi. Ma noi non siamo di questa idea e da più di dieci anni stiamo lavorando per cambiare radicalmente il volto della città pubblica e molti risultati sono già a tutti evidenti». E conclude: «Amministriamo per il bene comune con passione, impegno ed entusiasmo».

Il cantiere Nuova Marna accumula già ritardi. La denuncia di Insieme per Sesto

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