Scontro FdI-Lega: veleni nel centrodestra a Sesto

SESTO CALENDE – «Seleziono una squadra debole e ricattabile. Così da formare una giunta “fantoccio” e assolutamente asservita alla mia volontà». Oppure: «Identifico un sindaco che sia una brava persona e che esegua i miei ordini». O anche: «Non saluto, non parlo e tratto con disprezzo, con supponenza». Fratelli d’Italia mina il centrodestra a Sesto Calende. È mascherata da «strategia politica che vorrei attuare dalle Amministrative del 2024», ma il commento del presidente di circolo Cesare Zacchetti è così surreale da diventare un attacco preciso. E, anche se non ha il coraggio di nominarlo in maniera esplicita, in modo politicamente pavido è scontato che nel mirino ci sia tanto il partito – la Lega – quanto il suo principale esponente: Marco Colombo. Che non solo è ex sindaco, ma anche attuale capogruppo – e leader – di maggioranza, consigliere regionale e punto di riferimento territoriale del Carroccio.

Crolla il palazzo

Dopo il risultato schiacciante alle Politiche dello scorso 25 settembre, il partito di Giorgia Meloni vuole contare di più. Legittimo. E a Sesto, in particolare, i Fratelli sgomitano per prendersi una rivincita da quando sono rimasti a bocca asciutta, visto che l’unico rappresentante in giunta (Claudia D’Onofrio) ha scelto quasi subito di cambiare casacca e passare prima in Lombardia Ideale e poi nella Lega. Tutto nel giro di meno di 4 anni. Ora, in vista del 2024, si presenta un nuovo obiettivo: dare una svolta drastica al centrodestra. Come? Attaccando quello che, di fatto, è il leader della maggioranza sestese: abbattere la colonna portante per far crollare il palazzo, insomma. Questo il post sui social del presidente di circolo di Fratelli d’Italia:

Carte mischiate per il centrodestra

In effetti, si tratta di una strategia politica, se lo scopo è far sì che Colombo sia escluso dai giochi delle prossime Amministrative. È ormai certo che il leghista non si ricandiderà alle Regionali. Una voce che circola insistentemente negli ambienti del Carroccio e che il diretto interessato, oltretutto, non smentisce. Questo vuol dire che per l’ex sindaco si presenta un nuovo scenario, tutto concentrato su Sesto: proverà a cercare il terzo mandato in fascia tricolore? È una possibilità. Anche se vorrebbe dire scavalcare profili che nel corso di questo mandato stanno lavorando per poter occupare, un giorno, la sedia più importante in città. Come il vicesindaco Edoardo Favaron, ad esempio. Un’ipotesi che Fratelli d’Italia non sembra guardare di buon occhio se vuole far parte di una maggioranza in cui avere una posizione di rilievo. Manca un anno e mezzo al voto e ci sono già le basi per spaccare il centrodestra. Ora più che mai FdI e Lega potrebbero prendere strade diverse, mischiando le carte in tavola e stravolgendo gli equilibri della coalizione.

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