Somma, bimbi al freddo alle Macchi. Il sindaco rassicura: «Problema già risolto»

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SOMMA LOMBARDO – Gas e luce stanno presentando conti salatissimi. Tanto da obbligare cittadini, aziende ed enti pubblici a fare qualche sacrificio per provare a contenere i costi. Ma ci sono casi in cui non si può badare a spese. Come nelle scuole. A Somma Lombardo, alcuni genitori con i figli iscritti alle Macchi hanno alzato la voce a causa delle temperature troppo rigide nelle aule. Una storia già vista, dopo il polverone polemico sollevato per lo stesso problema alle medie Da Vinci. Ma il Comune, questa volta, corre subito ai ripari: «Abbiamo deciso di tenere accesi gli impianti anche la sera», rende noto il sindaco Stefano Bellaria.

Dalle Da Vinci alle Macchi

Una storia che sembra ripetersi. E per questo, ora, è stata subito presa di petto. Un passo indietro: lo scorso gennaio, ci sono state varie segnalazioni da parte dei genitori, che – con toni anche sostenuti – avevano lamentato la difficoltà dei figli a svolgere le attività a causa del freddo alle scuole medie. Individuato il problema, l’amministrazione era intervenuta ripristinando i 18 gradi garantiti e poi avviando i lavori di sostituzione della centrale termica. Un tema che era diventato anche motivo di dibattito in consiglio comunale.  
Alle Macchi, invece, già prima dell’inizio della scuola c’era sentore che la caldaia avrebbe potuto presentare qualche disagio. Ecco perché la sua sostituzione completa è stata anticipata rispetto ai piani (ovvero, il 2023) e, nel frattempo era stata installata una stazione provvisoria di riscaldamento (nella foto sotto), per mantenere una temperatura adeguata durante l’inverno.

La soluzione

Negli ultimi giorni, però, sono arrivate alcune segnalazioni dalle famiglie con i bimbi alle Macchi. Ecco perché l’amministrazione comunale ha deciso di risolvere il problema alla radice: «La decisione è di aumentare le temperature e di tenere accesi i riscaldamenti anche la sera», spiega il primo cittadino. «In qualche aula i gradi si sono abbassati, anche perché è necessario applicare in maniera puntuale le normative che impongono un ricircolo costante dell’aria. E in inverno, per questo, risulta più difficile poi scaldare le aule». Senza dimenticare che «alle Macchi gli spazi sono molto ampi, quindi non è immediato raggiungere le temperature ideali». Ma aldilà delle circostanze, la soluzione è subito sul tavolo: «Anche se il momento storico impone qualche attenzione in più, visto il caro energetico, la scelta è stata di tenere le temperature più alte per offrire un ambiente adeguato ai bimbi».

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