A Sesto il turismo è una cosa seria: la giunta non ha capacità di progettazione

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Le ultime dichiarazioni del Sindaco in materia di turismo a Sesto Calende, diffuse tramite stampa locale, ci hanno lasciato alquanto perplessi e alimentano dubbi sulle reali capacità di progettazione in ambito turistico di questa giunta.

Apprendiamo che la  “Nuova Marna” si proporrà come un centro per lo sviluppo del turismo congressuale. Ci domandiamo se l’attuale giunta sia consapevole ed informata del fatto che il turismo congressuale è stato il settore turistico più duramente colpito dalla pandemia ed è quello che si sta riprendendo molto più lentamente rispetto alle altre forme di turismo. Questo è dettato sia dal fatto che le aziende stanno scegliendo di destinare meno soldi al settore congressuale oltre che ad un repentino cambiamento delle esigenze del settore congressuale post pandemia.

La  “Nuova Marna” ha le carte in regola per offrire le funzionalità minime richieste per l’organizzazione di congressi ed eventi simili? Ad esempio, dispone di una sala modulabile (quindi che si possa dividere in più sale a seconda delle esigenze del cliente?). Si è investito in tecnologie all’avanguardia così da differenziare le sale congressi della Nuova Marna e renderla attrattiva rispetto alle altre sale congressi presenti sul territorio circostante, o ci si vuole ancora una volta affidare solamente alla fortunata posizione del nostro comune rispetto al Ticino? Quanti e quali iniziative e investimenti sono previsti per promuovere questo nuovo centro congressi?

Insomma, esiste una strategia, magari condivisa con il settore turistico già presente sul territorio, oppure stiamo solo incrociando le dita sperando che questa scommessa da milioni di euro vada a buon fine? Il programma di utilizzo della nuova Marna dovrebbe essere chiaro fin da ora. Il 2024 è dietro l’angolo, e se si vuole realmente puntare sul turismo congressuale allora questa giunta dovrebbe avere già in mano un programma di azioni da portare avanti, affinché si possano realizzare dei  ritorni economici fin dalla data di inaugurazione della struttura.

Ci consola invece sapere che Cesare da Sesto non verrà dimenticato, anche se ci chiediamo quanti sestesi conoscano il loro illustre concittadino. Troviamo infatti alquanto singolare che nella città che ha dato i natali ad un allievo di Leonardo da Vinci, i cui quadri sono esposti in importanti musei e collezioni private, non ci sia nulla che ne tenga viva la memoria se non una piazza a lui intitolata, uno spazio per mostre, vuoto da ormai 10 anni, ed una commissione che è stata lasciata morire da questa giunta non rinnovandone il direttivo.

Quest’anno ricorrono i 500 anni dalla sua morte (e non dalla nascita, come erroneamente riportato) e ci auguriamo che le celebrazioni annunciate dalla giunta diano adeguato lustro al personaggio. Magari potrebbe essere l’occasione di rispolverare la nostra proposta di realizzare un murales che celebri questo artista sestese, un’iniziativa che potrebbe anche consentire di coinvolgere i nostri ragazzi con un’opera dal linguaggio a loro vicino.

Sono anche in programma eventi celebrativi per l’aviazione. Quest’anno ricorre infatti il 90esimo anno della trasvolata atlantica di Italo Balbo ed il 40esimo anniversario della trasvolata commemorativa organizzata con gli SF260 della SIAI Marchetti. Nello stesso articolo scopriamo che purtroppo Castelletto Ticino farà il suo evento aeronautico in proprio. Noi di Sesto2030 crediamo fortemente che per rendere attrattivi i nostri luoghi sia necessario ed indispensabile fare rete tra i comuni. Ci chiediamo come mai Sesto Calende e Castelletto Ticino non abbiano unito le forze per creare insieme un evento che unisca le due sponde del nostro fiume.

Consentiteci infine un ultimo commento riguardo al “turismo ciclopedonale”, che a nostro avviso è una storpiatura del più corretto “cicloturismo”. Per poter accogliere i cicloturisti nel nostro territorio servono spazi e infrastrutture adeguate nelle quali poter parcheggiare le  biciclette, manca la cartellonista, ciclofficine e eventi legati al ciclismo (non è il passaggio di qualche edizione del Giro d’Italia a rendere la Città attrattiva per il cicloturismo). Tutte cose che Sesto Calende al momento non ha, che non sembrano essere in programma per il prossimo futuro. Anche in questo caso, riteniamo che i risultati si ottengano con un’attenta e competente programmazione e non con iniziative estemporanee o, ancor peggio, affidandosi alla provvidenza.

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