Sfratto in vista: «Pronta a occupare altro alloggio». Attolini: «Presto una soluzione»

BUSTO ARSIZIO – Da un anno e mezzo ormai vive abusivamente con i suoi due figli (e due cani) in un alloggio Aler sfitto in zona Santa Croce, occupato dopo che era stata sfrattata dal suo appartamento di via Gavinana al termine di una separazione conflittuale. Ma mercoledì 25 agosto l’ufficiale giudiziario arriverà per effettuare lo sgombero definitivo, e lei già progetta per la sera precedente «un altro atto», ovvero una nuova occupazione di una casa sfitta, se non le verrà proposta una soluzione alternativa. Nel frattempo però l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini annuncia che prima di martedì 24 alla donna verrà «prospettata una soluzione».

La storia

Lei è Rita, ha 54 anni ed è disperata, alla vigilia dello sfratto esecutivo. Vive a Busto da quasi 30 anni: qui sono nati i suoi due figli (una femmina e un maschio, rispettivamente 24 e 22 anni) e qui da sette anni la famiglia si è completata con due cani a cui sono affezionatissimi. Il 10 febbraio dell’anno scorso, 18 mesi fa, si sono trovati «in mezzo a una strada di punto in bianco»: sfrattati dall’appartamento in cui vivevano. E lì è iniziata l’odissea di Rita. «Dopo essermi autodenunciata all’assessore a mezzanotte ho occupato un alloggio Aler vuoto, dopo che era stato lasciato da una persona che era morta» racconta. Da allora Rita e la sua famiglia hanno un tetto nella palazzina popolare, abitata in gran parte da persone anziane.

«Dormitorio? No grazie»

«Non abbiamo luce e gas, ma molti vicini di buon cuore ci aiutano – rivela la donna – il Covid ha rimandato lo sfratto, ma mi ha anche fatto perdere il lavoro. E i servizi sociali in tutti questi mesi non mi hanno proposto altre soluzioni che il dormitorio della stazione. Ma io i miei cani non li metto al canile». Rita faceva i mestieri ma ora è disoccupata e percepisce il reddito di cittadinanza, mentre la figlia lavora e il figlio ha perso il lavoro. Potrebbe anche permettersi un affitto privato, se ci fosse qualcuno disponibile a darle le chiavi di un alloggio. «Ma l’unica opzione che finora si è presentata era una specie di discarica» scuote la testa.

La mobilitazione

Così, quando mercoledì dovrà abbandonare definitivamente la casa occupata, è pronta ad una nuova occupazione abusiva. «Cosa dovrei fare? Non ho alternative, se nessuno mi aiuta – lo dice con il groppo in gola, rivolgendo un ultimo appello alle istituzioni – so che ho costretto anche i miei figli a subire una denuncia penale». Per trovare una soluzione si sono mobilitate associazioni di volontariato e anche movimenti politici, come Cambiamo! con il proprio referente cittadino Alberto Amato. «Non immaginavo che in una città come Busto potessero esserci situazioni di questo genere – rivela l’esponente del movimento di Giovanni Toti – ci vorrebbero degli alloggi di emergenza e dei fondi di solidarietà per sistemare queste situazioni. Possibile che il Comune ha già stanziato i soldi per le luminarie natalizie e non riesce a trovare una soluzione ad una famiglia disperata?».

Il Comune in campo

Sulla vicenda è ben informato l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini. «È una situazione abbastanza complessa – ammette l’esponente della Giunta Antonelli – perché avendo occupato abusivamente un alloggio Aler la signora non ha potuto partecipare all’ultimo bando per l’assegnazione degli appartamenti e non potrà concorrere nemmeno a quello per gli alloggi provvisori. Sul mercato privato invece il problema è che nessuno oggi è disposto a dare in affitto un appartamento senza la certezza di due redditi a tempo indeterminato». Alla vigilia dello sgombero però non tutto è perduto: «Domani (lunedì 23 agosto) ci riuniremo in via Roma e proveremo ad offrire alla signora una soluzione alternativa». Per il futuro invece una speranza in più per queste situazioni disperate, al di là del dormitorio della stazione, potrebbe arrivare con gli alloggi di emergenza che verranno realizzati in via Quintino Sella, nei locali confiscati dell’ex pizzeria della mafia.

busto arsizio sfratto attolini – MALPENSA24