Olgiate, cercasi nuovo gestore per il Cse. C’è l’avviso pubblico

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OLGIATE OLONA – Se le voci, le critiche, gli annunci si sono susseguiti per mesi, ora è tutto ufficiale. L’avviso pubblico per trovare un gestore per il Cse di via Don Minzoni a Olgiate Olona è online e tutte le realtà del terzo settore interessate potranno fare domanda fino al 20 settembre alle 12 insieme a un proposta progettuale. L’obiettivo dell’amministrazione Montano è infatti quello di realizzare una co-progettuazione attuando il piano “Li.n.fa liberi nel fare”, per garantire alle persone con disabilità la possibilità di svolgere attività che accrescano l’autonomia personale, psico-motoria, la socializzazione e l’occupazione.

Via alle domande

Il Comune di Olgiate Olona, in base all’ultima delibera della giunta Montano, ha indetto ufficialmente l’istruttoria pubblica per cercare un nuovo gestore per il Cse di via Don Minzoni 33. La struttura, recentemente strutturata dopo mesi di lavori, e non pochi ritardi e polemiche, è quindi “alla ricerca” di un soggetto del terzo settore interessato a prendersene cura, insieme ovviamente alle persone portatrici di disabilità.

C’è tempo fino al 20 settembre alle 12 per inviare la propria candidatura, insieme a un progetto che spieghi all’amministrazione le attività che verranno svolte nell’edificio. A quel punto partirà la fase di selezione in base a una serie di requisiti professionali e economici. «Il Comune – scrivono sul bando – per la la gestione del progetto Li.n.fa da realizzarsi nell’immobile si avvarrà di un progetto elaborato attraverso un lavoro integrato di co-progettazione tra realtà pubbliche e del terzo settore». Il piano menzionato prevede la realizzazione di servizi destinati a persone disabili e fragili e dovrà aiutarle e fornire loro gli strumenti necessari per lo sviluppo di una vita autonoma e anche con possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.

Le responsabilità

L’amministrazione mette a disposizione l’immobile e l’area verde antistante e si occuperà delle spese delle utenze domestiche, a eccezione di quelle telefoniche/internet e della Tari. Sono invece a carico del gestore le spese ordinarie e un canone annuo di 9 mila euro. La notizia arriva dopo numerose polemiche, mosse soprattutto dalla minoranza di Olgiate Insieme, che aveva criticato la maggioranza per il comportamento tenuto nei confronti della cooperativa Promozione Lavoro di Olgiate, che ora si trova negli edifici parrocchiali. «Le azioni compiute dall’amministrazione avevano illuso educatori e utenti della realtà olgiatese che avrebbero potuto usare lo stabile, invece con l’avviso pubblico non ci sono certezze», aveva detto la capogruppo di opposizione, Alda Acanfora. A rispondere era stato però l’assessore ai Servizi sociali del paese, Mauro Carnelosso, che aveva sottolineato la volontà di seguire la legge, che prevede appunto una misura pubblica.

Il Cse di Olgiate è pronto, ora l’avviso pubblico. Ma è polemica

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