Si può andare nei supermercati più vicini a Cardano. Ma anche nei più economici

Cardano sindaco maurizio colombo

CARDANO AL CAMPO – «Sono convinto che i cittadini residenti a Cardano possano scegliere e spostarsi nei negozi di alimentari più vicino, certo, ma che garantiscano risparmio e qualità dei prodotti». Il sindaco di Cardano al Campo, Maurizio Colombo, prova a fare chiarezza sulle possibilità di spostarsi per acquistare beni di prima necessità. Prodotti alimentari, in primis. Attualmente, infatti, c’è un po’ di confusione, dovuta prima di tutto alla mancanza in città di un supermercato ben fornito. Nonostante ci siano oltre 15mila abitanti, i punti di riferimento per fare la spesa sono solo due minimarket, costringendo i cardanesi ad andare nei Comuni limitrofi. Ma in questo momento, come durante il lockdown della scorsa primavera, muoversi senza problemi è diventato complicato. Quindi, come si fa? Lo dice il primo cittadino: «Gli spostamenti non sono limitati ai posti più vicini, a meno che non si tratti di supermercati della stessa catena. I cittadini possono scegliere i posti che garantiscono risparmio e qualità, quelli a cui normalmente sono abituati. Fermo restando che le distanze vanno contenute». E se lo dice il sindaco.

Si possono inseguire le offerte

Entrare in zona rossa ha riportato la Lombardia – e in particolare i Comuni della provincia di Varese, visti i numeri dei contagi – a delle restrizioni sempre più severe. Questo nuovo lockdown impedisce di spostarsi. E a Cardano il problema è amplificato: non c’è un supermercato. In genere il punto di riferimento è il Tigros di Ferno, che recentemente ha stabilito dei turni per andare a fare la spesa, sulla base della residenza dei clienti. Un modo per contenere gli assembramenti, giusto. Per i cardanesi ora come funziona? «Alcuni giorni fa, sui social, avevamo cercato di comunicare, in forma concisa, quello che il Dpcm consente di fare e cosa invece è assolutamente vietato», scrive il Colombo. «L’acquisto di beni di necessità è tra gli spostamenti motivati da comprovate esigenze, da dimostrare con un autocertificazione». E non si discute sul fatto che i prodotti alimentari siano un bene che giustifica ampiamente i movimenti, «usando logicamente il buon senso, non limitatamente ai negozi più vicini», precisa il sindaco. E aggiunge: «Questo potrebbe valere se la scelta dovesse ricadere tra due supermercati della stessa catena. A quel punto un’eventuale contestazione sulla distanza sarebbe lecita». In poche parole: non è necessario andare al supermercato più vicino nel caso in cui si inseguano offerte e abitudini. Nel limite del buon senso.

«Assurdo imporre una sterile lista di negozi»

Nelle comunicazioni del sindaco, per evitare eventuali problemi con le forze dell’ordine, viene detto chiaro e tondo: «Sono convinto che i cittadini residenti a Cardano possano scegliere e spostarsi nei negozi di alimentari più vicino. Ma che, allo stesso tempo, garantiscano risparmio e qualità dei prodotti». I cittadini possono quindi andare nei posti in cui «sono abituati a rivolgersi. Fermo restando che le distanze vanno comunque contenute». Non solo: «Ho cercato di comunicare a chi è preposto ai controlli che è assurdo imporre un elenco sterile di qualche negozio, solo guardando la presunta distanza. Soprattutto se le persone devono poi far quadrare i conti a casa».

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