Sicuri che non si potesse fare di più?

Una bella lettera autocelebrativa quella inviata dal capogruppo della Lega di Samarate, che poco riflette la realtà dei fatti, ma probabilmente la mossa abile dell’ex sindaco era volta proprio a non lasciare un vuoto che permettesse alla cittadinanza di pensare che non fosse stato svolto un “ottimo” lavoro con la gestione dell’emergenza.
Ci sembra bizzarro l’intervento che leggiamo sui giornali, soprattutto perché, nel lungo elenco delle azioni intraprese in questi mesi dalla giunta, si leggono solo tematiche legate all’applicazione di limitazioni e regole imposte da terzi (Stato e Regione) e ci mancherebbe che queste cose non venissero messe in pratica per salvaguardare la salute dei cittadini!
Ma in questi mesi non c’è stata alcuna iniziativa nata dallo spirito della giunta, anzi. Il motto “restate a casa” è stata uno scudo utilissimo dietro al quale nascondersi per non intraprendere alcuna azione a supporto dei cittadini. Restare a casa a nostro avviso non era cosa semplice, soprattutto in un momento di tensione come quello che stiamo vivendo, ecco perché abbiamo chiesto a gran voce di poter collaborare con la maggioranza per mettere in campo iniziative che fossero di supporto a chi era costretto a stare a casa; diversi gruppi di minoranza hanno protocollato suggerimenti per aiutare la popolazione con piccole azioni che però facessero sentire vicini anche se lontani.
Le proposte, che non hanno neanche ricevuto risposta, spaziavano da rete internet gratuita al supporto per il doposcuola, da sportelli psicopedagogici da riorganizzare ad una rete di associazioni online che potessero, in maniera organizzata, proporre servizi culturali per la popolazione, e tante altre proposte, mai neanche prese in considerazione.
Come sempre è stato a Samarate, il grosso lo hanno fatto le associazioni, organizzandosi con canali youtube o alternativi per intrattenere diverse fasce di popolazione o offrendo letture insieme alla spesa o attivando donazioni di pc o tablet per i bambini che da casa non potevano seguire le lezioni, i numerosi cittadini volontari insieme alla Protezione Civile che hanno aiutato in questa emergenza con le consegne a casa della spesa per chi ne avesse
bisogno, i commercianti, disponibili a supportare i cittadini. Pensiamo a tutto il lavoro delle Caritas accanto alle persone in difficoltà economiche o con bisogni sociali.
Certo, molto semplice per la giunta far passare le iniziative sotto il proprio cappello; certo, molto semplice limitarsi a ricevere complimenti. L’operato di questa amministrazione è stato limitato a controllare le uscite di casa, troppo assaliti dal timore del contagio la macchina si è fermata. L’unica figura che si è spesa è stata quella del Sindaco, cui riconosciamo l’impegno e la dedizione, anche in termini di presenza fisica.
E quando come minoranze abbiamo ottenuto la convocazione di un consiglio comunale per fare proposte che supportassero la cittadinanza, convinti che questa crisi non dovesse avere colore, è stato emanato un provvedimento che non ci avrebbe permesso di presentare alcuna richiesta! Insomma, un consiglio comunale a senso unico, che non lasciava spazio alla discussione né libera iniziativa di portare sui tavoli decisionali le richieste della cittadinanza. Provvedimento modificato solo perché fortemente contestato dalle opposizioni unite che si sono imposte a questo discrimine.
Siamo stati collaborativi, i primi a richiedere la convocazione di commissioni e tavoli di lavoro per supportare questa fase di crisi. Ignorati fino a quando la legge non ha aperto a queste modalità di discussione online.
Come minoranze abbiamo sempre cercato la collaborazione in una fase così critica come quella che stiamo attraversando, senza mai intervenire per fini propagandistici o per criticare l’operato di chi in quel momento era chiamato a prendere decisioni importanti. Ma dopo un proclama così distante dalla realtà dei fatti, non potevamo tacere. Insomma, il tempo perso è stato molto, a nostro avviso molto di più poteva essere fatto. In tempo di crisi, gli stipendi della giunta potevano anche essere sospesi totalmente, per dimostrare la vicinanza agli sforzi che ognuno di noi ha dovuto compiere e continuerà a
sopportare, soprattutto considerando che il lavoro svolto ha raggiunto livelli minimi di sussistenza. Piuttosto, quei fondi, potevano aggiungersi agli 80.000 euro arrivati dallo stato per i buoni spesa o a quanto stanziato dalla regione.
Riteniamo dunque che le parole del capogruppo della Lega siano state superflue in questo momento, l’unico ringraziamento va alle associazioni, ai volontari e alla cittadinanza tutta che con massima responsabilità ha reso possibile il contenimento del contagio.
Ci auspichiamo che possa essere presa in considerazione una benemerenza in favore di tutti coloro che si sono spesi così tanto in questo periodo.

Gruppi firmatari:
Movimento 5 stelle Samarate
Progetto Democratico
Samarate Città Viva

samarate opposizioni covid giunta – MALPENSA24