Esposto sull’ospedale in Fiera: 840.000euro a degente. Fontana: «Dovrò farne altri»

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MILANO – L’ospedale in Fiera finisce sul tavolo della Procura di Milano: «È costato 840mila euro per ogni singolo degente». L’accusa è del sindacato Adl Cobas Lombardia, il cui portavoce Riccardo Germani, già protagonista dell’esposto contro le mascherine-pannolino della Fippi e della polemica sul mancato utilizzo del vecchio ospedale di Legnano, ha depositato un esposto per fare luce sulla costruzione dell’Astronave al Portello, dal nome con cui lo ha ribattezzato Guido Bertolaso, consulente speciale del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per l’operazione del maxi-ospedale temporaneo riservato ai pazienti Covid. Ma per il governatore si tratta solo di «una squallida polemica», mentre la Lombardia fa «programmazione sanitaria» contro i rischi di nuove ondate della pandemia.

L’esposto in Procura

Nell’esposto-denuncia si chiede di «verificare se la tutela degli interessi privati abbia avuto prevalenza rispetto alla prioritaria tutela della salute pubblica». Secondo Adl Cobas Lombardia, avrebbe infatti «prevalso la necessità propagandistica», in riferimento anche al «lancio della candidatura a sindaco di Milano» dell’assessore al welfare Giulio Gallera. Accuse pesantissime, che si avvalgono del parere di Giuseppe Bruschi, primario di Cardiochirurgia del Niguarda che ha sostenuto che «una terapia intensiva non può vivere separata da tutto il resto dell’ospedale», nonché della constatazione che dagli inizialmente previsti 400 posti letto di terapia intensiva, il progetto sia stato «rivisitato man mano che procedevano i lavori per la necessità di creare gli ambienti per le Tac, le Rx, uffici e servizi essenziali, come spogliatoi e docce». Insomma, «uno spreco di risorse», sebbene sia stato realizzato grazie a donazioni private. Fondi che però, per i Cobas, si «sarebbero potuti impiegare diversamente, ad esempio facendo i tamponi ai medici, ai pazienti e al personale delle Rsa, investendo sulle strutture per la quarantena dei pazienti positivi ma non guariti per evitare focolai domestici e creando squadre di medici per intervenire ai primi sintomi a domicilio per evitare l’ospedalizzazione».

Le parole di Fontana

bertolaso fontana ospedale fiera milano coronavirusMa alle ricorrenti accuse contro l’ospedale in Fiera, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana risponde citando il caso di Berlino, dove «hanno già quattro volte il numero dei letti delle rianimazioni rispetto all’Italia, ma hanno realizzato una struttura identica alla Fiera di Milano». Oppure alludendo ai due pesi e due misure contro la Lombardia: «Perché nelle Marche e in Emilia Romagna (dove sono stati realizzati ospedali Covid, ndr) non si fanno polemiche?». Sarebbero dunque «polemiche strumentali determinate soltanto da volontà politiche» quelle che investono l’Astronave del Portello. Fontana rimarca anche che «il significato di questo nuovo ospedale è addirittura sostenuto dal governo, il quale mi dice di mantenere lo stesso numero di letti di rianimazione che avevamo al culmine della crisi». Tanto da arrivare a dire: «Mi sembra che io dovrò realizzarne altri di ospedali come quello della Fiera». Infatti la Lombardia sta per far partire «un ospedale Covid a Brescia, oltre a quello di Bergamo».

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