Ospedale Covid in Fiera, Monti: “Un flop? No, irrinunciabile punto di riferimento”

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MILANO – L’ospedale Covid in Fiera, un flop e un’opportunità? Dopo l’inaugurazione in pompa magna, la struttura, realizzata con il contributo di numerosi benefattori per oltre 20 milioni di euro, sta funzionando a scartamento ridottissimo. Degli annunciati 400 posti letto ne saranno operativi circa 200, ma soltanto se si renderà necessario avviarli, in quanto la curva epidemica ha cominciato la sua discesa. Al momento sono utilizzabili soltanto 24 posti letto, affidati alla gestione del Policlinico. Ma c’è chi comincia ad avanzare dubbi sulla loro utilità, anche perché la terapia intensiva non è collegata con una rete ospedaliera capace di garantire cure e diagnostiche complete nella stessa struttura.

In questo contesto c’è chi parla di un lavoro assolutamente fuori da ogni previsione. Per contro, l’ospedale al Portello, potrebbe rappresentare un punto di sfogo per gli ospedali non solo lombardi una volta che l’emergenza sarà rientrata e potranno tornare alla normalità delle prestazioni sanitarie. Per dirla in un altro modo, gli ammalati gravi di Covid-19, che avranno bisogno di essere ventilati in una terapia intensiva, verranno appoggiati a questo ospedale sorto in poche settimane.

Sulla questione interviene ora Emanuele Monti, presidente leghista della commissione Sanità della Regione,  con un video in cui spiega come le critiche siano soltanto delle fake news e, invece, come la struttura si dispone a diventare un ineludibile punto di riferimento anche per il futuro. “Altro che destinata ad essere smantellata quanto prima”. Del resto, finché non ci sarà un vaccino, il virus – dicono gli esperti – continuerà a girare tra di noi.

Ecco il video

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