Silvestrini (Pd): ruspe inutili al campo sinti, serve un tavolo di mediazione

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GALLARATE – “Il Pd non ha mai favorito l’illegalità”. E’perentoria Margherita Silvestrini, già assessore nella giunta gallaratese di Edoardo Guenzani e attualmente consigliere comunale d’opposizione. Perentoria rispetto alle considerazioni che accreditano una calcolata accondiscendenza dei democrat ai sinti di Cedrate, quasi a voler concedere loro una sorta di immunità dalle regole che sovrintendono il vivere civile. Certo, il Pd è contrario allo sgombero del campo così come lo intende il sindaco Andrea Cassani “il quale forza la mano per ottenere consenso elettorale”.

Vogliamo la legalitàsilvestrini sinti cedrate

Per il partito di Maurizio Martina la questione va presa da un altro versante, quello del dialogo. “Sono la prima a voler riportare la legalità” incalza Margherita Silvestrini reduce dalla contestatissima visita dell’ex ministro Cécile Kyenge in via Lazzaretto, fonte di inqualificabili insulti social nei suoi confronti e di coloro che l’accompagnavano (come noto, la Silvestrini ha presentato denuncia per diffamazione). “Dico però che nel campo nomadi ci sono molte famiglie pronte a rivedere e a sanare tutti gli abusi. Una disponibilità che merita attenzione istituzionale. Per questo noi chiediamo un tavolo di mediazione, dove affrontare tutti i problemi con l’obiettivo di risolverli”. Proposta che arriva a chiudere le polemiche di queste giorni e, in un certo senso, a sanare i fraintendimenti che sarebbero (sono) nati attorno all’atteggiamento del Pd.

Nomadi disponibili al dialogo

Un tavolo di mediazione, su quali basi? Di nuovo  l’esponente piddino: “Sulla base della nuova disponibilità a cui accennavo. Del resto, il sindaco sa perfettamente che non può effettuare lo sgombero: deve prima trovare un’alternativa abitava a quelle famiglie. Gliielo impone la legge. Peraltro stiamo parlando di cittadini gallaratesi a tutti gli effetti, riconosciuti dal Comune.  Tre mesi fa è nata una bambina la cui residenza è stata assegnata da Palazzo Borghi in via Lazzaretto, 50. Dunque, di che cosa stiamo parlando”?
Matteo Salvini ha suggerito a Cassani di aspettare che cambino i termini del decreto Minniti, poi di procedere con lo sgombero. Termini che, appunto, stabiliscono le alternatiive di abitazione.

Le normative europee

“Minniti ha recepito una normativa europea” risponde Silvestrini “Normativa fatta propria dall’Italia. Salvini e Cassani dovrebbero saperlo di non essere affrancati dal contesto geopolitico. Siamo nell’Ue, dobbiamo rispettare certe indicazioni. Cosa avvenuta anche a Torino, nei giorni scorsi: un campo nomadi è stato sgomberato, ma dopo aver trovato una soluzione per chi vi era domiciliato. A Gallarate, a meno di un enorme esborso per le casse pubbliche costrette a pagare i costi sociali dell’operazione, le ruspe non possono intervenire”.
Detto questo c’è da domandarsi come mai nei cinque anni di esecutivo di centrosinistra la vicenda non è stata presa di petto e risolta. L’ex assessore: “Siamo di fronte a un problema complesso, che richiede procedure lunghe . Noi abbiamo cominciato un percorso di convincimento delle persone. Ci siamo soffermati sulla scolarizzazione. Bene, i dati oggi dicono che il 50 per cento dei piccoli sinti frequenta regolarmente la scuola, l’altra metà lo fa in modo saltuario. Un passo in avanti mi pare sia stato compiuto”.

Morosità totale

Ultimo argomento: l’enorme morosità dei residenti nel campo. I cittadini gallaratesi  pagano tasse e bollette, i sinti a quanto pare no. Giusto proteggerli? “Quello della morosità non è un problema che riguarda soltanto i nomadi. E comunque, per quanto riguarda la corrente elettrica, se non pagano ne dovranno fare a meno. La questione è diversa per l’acqua: l’arretrato è enorme. Loro si dicono disponibili a valutare un piano di rientro. Non c’è dubbio: devono pagare. Ma mi faccia dire che i sinti non sono l’unico problema sociale di Gallarate. A meno che lo si voglia far diventare tale per una questione di consenso. E qui non possiamo essere d’accordo con Andrea Cassani”.

Silvestrini sinti cedrate – MALPENSA