Insulti social per la Kyenge in visita ai sinti di Gallarate. Consigliera comunale ora querela

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GALLARATE – L’onda di insulti sui social per la visita dell’ex ministro Cècile Kyenge al campo dei sinti di Gallarate avrà una scia giudiziaria. Questa mattina, venerdì 10 agosto, l’esponente del Pd Margherita Silvestrini, già assessore nella giunta di Edoardo Guenzani e attuale consigliere comunale, ha sporto denuncia in commissariato contro l’autrice di un commento a un post di Facebook sulla pagina di Malpensa24; commento che, appunto, conteneva un epiteto irripetibile nei confronti della Silvestrini.

Una giornata particolare

E’lo sbocco di una giornata molto particolare per l’annunciato sgombero, da parte dell’amministrazione civica, del villaggio di Cedrate: giovedì 9 agosto, l’eurodeputata Kyenge, presente tra le case mobili e le roulottes di via Lazzaretto, ha definito l’iniziativa municipale “una pagina nera nella storia del nostro Paese” e un “vergogna”. La solidarietà espressa ai sinti, sotto accusa per una serie di illeciti e inadempienze amministrative, ha scatenato la rete. Frasi anche di matrice razzista hanno purtroppo caratterizzato i post su Facebook che davano conto della visita dell’eurodeputata. Una serie di commenti assolutamente inaccettabile e inqualificabili. Con apprezzamenti pesanti, fuori luogo e demenziali. Margherita Silvestrini accompagnava Cécile Kyenge. A sua volta, in mattinata, ha postato sui social le sue considerazioni, con l’annuncio della presentazione all’autorità di sicurezza la sua denuncia per diffamazione.

Fronte comune contro la maleducazione

Ecco che cosa scrive  l’esponente del Pd: “Era solo questione di tempo, non potevo scansare a lungo le onde del lordume che agitano le acque dei social. E’accaduto ieri, in occasione della visita dell’europarlamentare Cècile Kynge a Gallarate. Lo so, la questione del campo sinti è complessa, ci sono posizioni diverse e la semplificazione tende a confondere le priorità. Ma un conto è il confronto, anche aspro, sui torti e sulle ragioni, altro il buttare tutto in caciara, eludere. Ma veniamo al merito dell’oltraggio ricevuto. Ieri sono stata pesantemente offesa da un utente social della pagina Facebook di Malpensa24. Mi domando: è così difficile immaginare un fronte comune, anche tra avversari politici, anzi, soprattutto tra avversari politici, divisi su tutto tranne che nel fare fronte comune contro il teppismo linguistico? Una alleanza trasversale e di mutua solidarietà contro la maleducazione, contro un linguaggio che troppo spesso supera i limiti già molto laschi della tolleranza. Io non sono abituata e non voglio abituarmi all’imbarbarimento del confronto politico che può essere aspro e durissimo, mai barbaro”.
Malpensa24, nel pomeriggio di venerdì 9, aveva immediatamente provveduto a cancellare il post e a condannare modelli che escono dai confini del civile confronto. Via tutti i commenti, non solo quello riguardante Margherita Silvestrini. Che oggi, nella presa di posizione su Facebook e per sottolineare l’oltraggio subito, ripropone per intero il giudizio offensivo nei suoi confronti, con nome e cognome dell’autrice.

Silvestrini kyenge denuncia – MALPENSA24