Quattro sindaci in piazza a Varese per Galimberti. Gori: «Davide non sarai solo»

sindaci per Galimberti

VARESEQuattro sindaci di altrettanti capoluoghi di provincia lombardi sono saliti sul palco questa sera, mercoledì 22 settembre, in piazza Monte Grappa a Varese, per sostenere la ricandidatura di Davide Galimberti. Assenti il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala e il collega di Mantova Mattia Palazzi. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha ricordato l’impegno dei sindaci di centrosinistra sul tema della pandemia e ha sottolineato il rapporto di collaborazione che si è creato negli anni.

Il messaggio di Sala

Erano stati annunciati in sei a Varese alla vigilia dell’incontro, ma alla fine sono stati quattro i sindaci dei capoluoghi di provincia della Lombardia a partecipare alla serata a supporto di Galimberti. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, impossibilitato a intervenire per i suoi impegni di campagna elettorale, ha fatto pervenire un messaggio, che è stato letto dalla vicesindaca di Varese Ivana Perusin. «Non è la prima volta che i sindaci fanno rete in campagna elettorale, una rete che torna assai utile quando siamo chiamati a governare le città. A voi offro uno sforzo comune: dopo le elezioni i sindaci della Lombardia possono farsi sentire insieme per chiedere alla Regione di voltare pagina e cambiare le politiche sanitarie degli ultimi anni». Quindi un auspicio finale: «Speriamo di vederci tra un mese al massimo, entrambi con la fascia tricolore, per continuare a fare il lavoro più bello del mondo».

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Il ruolo dei sindaci

Anche Mauro Palazzi, sindaco di Mantova, non è potuto intervenire, ma ha inviato un videomessaggio. «Sono con te e con gli altri sindaci con cui in questi anni abbiamo fatto tante battaglie insieme. Lo abbiamo fatto per la sanità e sulle infrastrutture. Tante volte abbiamo chiesto più ascolto e di dare più protagonismo alle nostre comunità. Sono convinto che votare per te significhi votare per il bene di Varese». Ad aprire i discorsi dal palco invece il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, con cui Davide Galimberti ha scherzato sull’omonimia. «A volte ci chiamano e ci scambiano l’uno per l’altro». Il primo cittadino di Cremona ha parlato dell’importanza del ruolo dei comuni. «I lavori che mettono a posto i bilanci della città a volte non si vedono ma sono i più importanti. Abbiamo bisogno di sindaci che abbiano insieme una visione per cambiare i problemi, anche al di là della propria città, per guardare al futuro».

Il tema della caserma

Quindi il sindaco di Cremona ha parlato del progetto per l’ex Caserma Garibaldi. «Penso che il polo della cultura sia fondamentale e quindi vada mantenuto». Tema affrontato anche da Davide Galimberti, che ha ribadito i contenuti della lettera inviata in giornata ad Attilio Fontana e la sua contrarietà alla proposta di Matteo Bianchi per il futuro dell’edificio. «Penso che sia solo una boutade – ha detto – la vedo come uno schiaffo al presidente della Regione Attilio Fontana e a Roberto Maroni. Spero che per le divisioni della Lega non ne facciano le spese i cittadini di Varese». Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha ricordato invece il percorso che lo ha portato a diventare primo cittadino. «Ho vinto al secondo turno per 31 voti di persone che hanno scelto una visione di città diversa. In queste ultime settimane di campagna elettorale non saltate nessun campanello di nessuna via di Varese».

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Gori e l’amicizia nata 5 anni fa

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha dedicato il suo intervento al tema della sanità, ricordando i mesi difficili della pandemia. «Con la Regione siamo stati noi sindaci del centrosinistra a dire che il re era nudo prima di chiunque altro – ha detto – siamo stati i primi a mettere in risalto i limiti di un modello sanitario che la forza politica che qui ha avuto le sue radici ha raccontato per anni come eccellente». Quindi il ricordo della campagna del 2016, da cui poi è nato un rapporto di collaborazione. «5 anni fa – ha detto a Galimberti – ero venuto qui a fare il tifo per te. Noi sindaci ci siamo sentiti molto in questi anni, è nata anche un’amicizia tra di noi e ci sentiamo quando ci sono dei problemi. Nei prossimi 5 anni non sarai solo, ma potrai contare su una rete di amici e colleghi». A chiudere la serata il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. «Siete fortunatissimi ad avere Galimberti sindaco, è una persona affidabile e concreta, e in politica questo non è poco».