Il sindaco di Busto raddoppia l’Irpef. Dopo dieci anni le tasse tornano a salire

sindaco busto irpef

BUSTO ARSIZIO – Una tassa aumentata all’anno: nel 2018 quella sui rifiuti e nel 2019, come annunciato dal sindaco Emanuela Antonelli sul palco del Sociale, l’Irpef. Imposta che, dopo dieci anni viene ritoccata, anzi raddoppia, portata al massimo. Scelta che di fatto chiude con il passato: Busto non è più la città dove le tasse sono basse.

Con un poco di zucchero…

Il sindaco Antonelli ha utilizzato tatto e ironia, per annunciare che quest’anno avrebbe aumentato le tasse. E l’ha fatto davanti al pubblico del sociale che, a fronte della sorpresa è rimasto un po’ spiazzato: la gente ha solo ascoltato, nessuno ha fischiato o bisbigliato parole di lamento al vicino. Assoluto silenzio. La cosa è sembrata scivolare via. Si può dire che il sindaco è stato bravo con lo zucchero («Dovrò chiedere ai cittadini di aiutarmi e sarò costretto a chiedere loro un piccolo sacrificio. In maniera elegante vi sto dicendo che alzeremo un pochino le tasse») e che l’amara medicina di un’Irpef raddoppiata è già stata deglutita dai cittadini senza troppo problemi.

Raddoppio secco

La scelta di alzare le tasse a fronte di un ulteriore riduzione dei trasferimenti dagli enti superiori al Comune porterà nelle casse di Palazzo Gilardoni qualcosa come 3 milioni di euro. Quasi un milione in meno rispetto a quanto stimato al netto, poiché con le tasse si alza anche la soglia di esenzione che passa da 8 a 15 mila euro l’anno e quindi si allarga la fetta di chi non pagherà. Ciò significa che i contribuenti bustocchi saranno di meno, ma dovranno pagare di più: il doppio. Già perché l’Irpef verrà portata allo 0.8, ovvero il massimo applicabile ed esattamente due volte rispetto a oggi. I proventi delle tasse quindi andranno a compensare quei soldi che lo Stato non manda più a Busto e serviranno per far quadrare il bilancio che tra poco più di un mese verrà approvato.

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