Solbiate, Melis sospettoso sugli aiuti al volontariato. Leo: «Nulla da nascondere»

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SOLBIATE OLONA – Come è ormai tradizione a Solbiate Olona, anche il consiglio comunale di oggi, sabato 23 gennaio, ha visto una contrapposizione accesa tra la maggioranza di Più Solbiate e l’opposizione di Voce solbiatese. Il cui capogruppo, Luigi Melis, ha accusato il vicesindaco Giuseppe Leo di aver concesso contributi straordinari alle associazioni senza l’opportuna documentazione. Attacco al quale l’assessore al Sociale ha subito risposto: «Abbiamo fatto tutto secondo legge, non abbiamo nulla da nascondere».

Poca trasparenza

«E’ sempre la solita storia, questa amministrazione non procede con trasparenza». Ha esordito così Luigi Melis nell’interrogazione posta durante il consiglio comunale di oggi, sabato 23 gennaio, relativa ai contributi per le associazioni di volontariato del paese. L’ex sindaco ha infatti chiesto all’assessore al Sociale di presentare la documentazione relativa alle transazioni effettuate per aiutare queste realtà.

Dove sono le prove?

«Se si vuole spendere denaro pubblico – ha detto – è necessario fornire delle prove di queste spese, e noi non le abbiamo viste. In particolare bisogna fare distinzione tra le associazioni dedite al volontariato per la loro natura giuridica e quelle a carattere ludico associativo, avendo chiare e differenti finalità operative dettate dal loro statuto. In sintesi come stabilito dalla legge del 7 agosto 1990 art. 12 il procedimento adottato dall’amministrazione non è conforme a quanto citato dall’ articolo. E questo è chiaramente sancito anche dai numerosi pareri della Magistratura Contabile. L’amministrazione ha detto di aver fatto dei versamenti per quelle associazioni che hanno per esempio distribuito le mascherine, ma allora si tratta di un rimborso spese, non di volontariato».

Nulla da nascondere

La risposta dell’assessore è stata però chiara e concisa. «Ci siamo attenuti alla legge 241 del 1990 e al regolamento comunale e abbiamo rispettato tutte le direttive, fornendo la documentazione richiesta dalla norma. Non abbiamo nulla da nascondere». Leo ha poi spiegato che, dovendo affrontare una situazione di emergenza sanitaria, oltre agli ordinari contributi, «che sono erogati da più di 20 anni», ci sono stati degli aiuti straordinari, per aiutare realtà che si sono spese per la comunità.

Un aiuto per chi si spende per Solbiate

«Abbiamo voluto sostenere la Caritas, Sos, Pane di San Martina, la Proloco, il Gruppo Alpini e altre associazioni che in questi mesi non si sono fermate un momento per dare un aiuto concreto ai cittadini in difficoltà. E – ci tiene a precisare il vice – non si tratta di un rimborso spese, perché altrimenti avremmo dovuto spendere molto di più».

L’assessore ha sottolineato che il contributo comunale ha voluto essere un aiuto a molte di queste piccole realtà, che fanno fatica a sopravvivere da sole. «Non abbiamo ovviamente coperto tutte le spese che loro hanno sostenuto, ma abbiamo dato un segnale di vicinanza, in modo da mantenerle in vita. Perché fanno molto per Solbiate».

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