“Solo chi è rimasto comunista ha il diritto di ricordare Berlinguer”

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Enrico Berlinguer

Egregio direttore,

leggiamo sulle notizie locali che a Varese come da altre parti del nostro Paese, sono nati comitati per ricordare Enrico Berlinguer, fondati anche da chi, nel 1991, metteva fine alla storia del glorioso Partito Comunista Italiano, alla Bolognina, con la mutazione genetica del più grande Partito Comunista europeo, ce li ricordiamo tutti quei giorni infausti in cui si andava a sciogliere il Partito di Berlinguer, con la vittoria di chi Berlinguer aveva contrastato fino alla fine, i miglioristi, gli anticomunisti, quelli che la falce martello la volevano prima sotto una pianta, dove di solito fanno i loro bisogni i cani, per poi toglierla definitivamente qualche anno dopo, perdendo così quella identità che aveva caratterizzato quei 70 anni di storia gloriosa del nostro Paese, partito che aveva resistito al fascismo, al capitalismo, all’anticomunismo, ai tentativi di colpo di stato, alle stragi fasciste… cancellato con un colpo di spugna e ancor peggio oggi, coloro che vogliono ricordare Berlinguer per “ritrovare una identità della sinistra” sono gli stessi che al parlamento europeo hanno votato una risoluzione che equipara il nazismo al comunismo, con quale coraggio ricordano Berlinguer che si dichiarò Comunista fino alla fine.

Con la morte di Aldo Moro finisce di fatto il tentativo del PCI di Berlinguer di costruire un progetto di compromesso storico e Berlinguer nel 1982, aprendo alla sinistra extraparlamentare, dichiara che si apriva la strada per una alternativa democratica e di sinistra e che PCI e DC erano partiti alternativi l’uno all’altro.

Ora, purtroppo, alla sua morte improvvisa, 40 anni fa, questo progetto viene contrastato apertamente, ne approfittarono tutti coloro che della falce martello, del Socialismo,  non sapevano proprio che farsene, gli anni successivi videro, durante la segreteria del Compagno Alessandro Natta, intellettuale di grandissimo spessore e autentico comunista, il tramare delle posizioni interne miglioriste e revisioniste affacciate dapprima a idee riformiste per arrivare poi, successivamente dopo lo scioglimento del PCI, a idee liberiste che hanno portato solo disastri per i lavoratori, per le masse popolari… lungo è l’elenco.

Ma di quale identità della sinistra si parla? Forse quella che manda le armi in Ucraina togliendo risorse alla sanità pubblica, alla scuola, ai salari, alle pensioni? quella identità che nel passato avrebbe condannato senza se e senza ma l’ignobile genocidio perpetrato da Israele a Gaza?, quella identità che avrebbe impedito la cancellazione di fatto dello statuto dei lavoratori? Dove è finito l’Articolo 18?… dove è finita l’indipendenza del nostro paese ormai servo sciocco dell’Europa e degli USA?

Per poter ricordare Berlinguer degnamente occorrerebbe davvero una valutazione storica di tutto ciò che Berlinguer ha rappresentato nel Paese ma soprattutto nel PCI, la sua Storia. A ricordare che il Compagno Berlinguer fu innanzitutto un Comunista possono essere, oggi, solo i comunisti. 

Piero Osvaldo Bossi
Gallarate

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