Somma, 26 tecnici uniti contro il Regolamento edilizio: «Sbagliato e complesso»

somma regolamento edilizio osservazioni tecnici -

SOMMA LOMBARDO – Se 26 professionisti sono tutti d’accordo, forse un motivo c’è. I contenuti del nuovo Regolamento edilizio, presentato in Commissione Territorio lo scorso 4 gennaio, hanno lasciato l’amaro in bocca ai tecnici di Somma Lombardo. Ci sono architetti, geometri e specialisti di ogni estrazione politica che si sono ritrovati più volte per mettere assieme le loro perplessità sulle nuove regole che rischiano, secondo loro, di creare intoppi e problemi all’intero settore.
Ne dà conferma Jimmy Pasin: «Questo documento è molto molto complicato», spiega l’ex consigliere del Pd. «Sono 120 pagine, in cui la maggior parte degli elementi sono una copia di parti delle normative regionali o sovracomunali». L’obiettivo delle considerazioni era semplificare il regolamento. Ma se alcune di queste sono state recepite (anche solo in maniera parziale), molte altre sono state invece scartate dall’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò. E di conseguenza da tutta la giunta, che in più occasioni si è dichiarata favorevole alla partecipazione e al coinvolgimento. «Con il nostro intervento – sottolinea Pasin – il documento avrebbe avuto la metà dello spessore. E con osservazioni di qualità».

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Un regolamento complesso

In un regolamento edilizio, ricorda Pasin, le intenzioni del governo sono di dare una base univoca, con una serie di regole da adottare in tutto il Paese, «poi si possono aggiungere altri elementi, che devono però essere fondamentali ed essenziali, sulla base dell’idea di città che l’amministrazione vuole dare». Ma in questo caso, ciò che mette d’accordo tutto il team di architetti e geometri sommesi è che il regolamento presentato è «ripetitivo, con molti elementi ripresi dalle normative nazionali». Il rischio è di complicare ulteriormente un documento che di per sé è già di difficile comprensione. Da qui anche la risposta a uno dei punti cardine di Calò, che ha più volte ribadito: «Il regolamento non è rivolto solo ai professionisti, anche i cittadini possono analizzarlo». Ora arriva la stoccata: «Secondo noi è rischioso far pensare che il singolo cittadino possa comprenderlo. E se 26 professionisti dicono tutti che è troppo complicato, allora per le persone non specializzate diventa impossibile orientarsi».
In Commissione si è parlato anche di «scelte politiche». Che «può anche essere vero», non nasconde Pasin, «ma alle scelte politiche deve seguire una motivazione». La domanda, quindi, è: «Cosa ha portato a queste decisioni?». Soprattutto prendendo atto che ad avanzare le osservazioni sono state persone di diversa estrazione politica, inclusi sommesi dichiaratamente schierati con l’attuale maggioranza di centrosinistra.

Osservazioni tecniche

In merito alle questioni tecniche, ciò che appare evidente agli occhi dei professionisti è che «la questione relativa al nostro territorio non sia stata letta con precisione». Così Pasin: «Tutta Somma è sottoposta a un vincolo ambientale, quindi ogni proposta deve essere sottoposta alla Commissione Paesaggio». L’esempio, discusso anche in aula, è quello dei sottotetti. «Si dice che al di sotto del metro e ottanta, non si parla più di sottotetto ma di intercapedine. Vuol dire che se l’apice di un tetto si trova sotto la soglia imposta, allora non può essere recuperato: questa è sembrata una restrizione». E aggiunge: «In passato, infatti, non ci sono precedenti tali da pensare che la nuova soluzione sia la più efficace. Anzi, agendo in questa direzione si va solo a limitare l’eventuale desiderio di una famiglia di ampliare la propria abitazione». Un’altra questione riguarda le recinzioni: «Con la normativa proposta, nel momento in cui si ristruttura l’abitazione bisogna riposizionare il passo carraio, arretrandolo rispetto alla linea stradale. Così si deve intervenire anche su una parte della proprietà che non è inclusa nella pratica edilizia. E non c’è un riferimento legislativo a riguardo».

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