Somma, il regolamento edilizio arriva in Commissione. Silenzio di FdI sulle firme

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SOMMA LOMBARDO – Non si dipana il mistero sulla “petizione fantasma” del centrodestra. In Commissione Territorio a Somma Lombardo si è discusso lunedì, 4 gennaio, il regolamento edilizio. Ora ci sarà il passaggio definitivo in consiglio comunale. Spunti tecnici, deduzioni e controdeduzioni: il dibattito si è svolto in un’unica direzione, tra vari botta e risposta che hanno toccato soltanto questioni pratiche. Nulla, invece, sul caso politico sollevato di recente dall’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò. Che ha svelato di non aver mai ricevuto le firme raccolte lo scorso giugno dal centrodestra, su iniziativa di Fratelli d’Italia, proprio per fermare il regolamento edilizio. Al tempo la coalizione era ancora integra, riunita intorno al nome del leghista Alberto Barcaro, candidato sindaco e unico avversario di Bellaria alle Amministrative di settembre. Ma quello che era stato annunciato come un risultato sorprendente dai promotori, con 300 sottoscrizioni in poche ore, sembra essere sfumato nel nulla. «Quelle firme non sono mai arrivate in Comune», ha infatti dichiarato Calò. E anche Barcaro ha messo i puntini sulle i: «È stata un’iniziativa di Fratelli d’Italia, noi ci siamo adeguati come coalizione». Ora sarebbe toccata a FdI dare la sua versione dei fatti. Ma anche in Commissione nessun cenno dalla capogruppo Manuela Scidurlo sulle firme “sparite”.

Manca la terza versione dei fatti

Prima che Fratelli d’Italia decidesse di staccarsi dalla coalizione Barcaro, per correre alle elezioni in solitaria con Scidurlo, il centrodestra era sceso in piazza Vittorio Veneto per impedire l’approvazione del regolamento edilizio. Proprio FdI ci aveva messo la faccia, con la sua capogruppo in prima linea a raccogliere sottoscrizioni. E non senza risultati: il quorum di almeno 300 firme era stato raggiunto, confermando la possibilità di portare la discussione a Palazzo Viani Visconti. Dove pare non essere mai arrivata. Anzi, nei giorni precedenti alla Commissione Territorio, l’assessore si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «A oggi, le firme non le ho viste». E con ironia ha aggiunto: «Pare un’operazione folcloristica dell’allora unico candidato sindaco del centrodestra». Chiamato in causa, Barcaro ha replicato prendendo le distanze da un’iniziativa alla quale «noi ci siamo adeguati come coalizione». La Lega scarica dunque le colpe sugli ex alleati, che sotto attacco avrebbe potuto dire la sua. Ma nemmeno la Commissione dedicata appositamente all’approvazione del regolamento si è rivelata l’occasione per dipanare il mistero.

Ora se ne parlerà in consiglio

In merito agli aspetti tecnici sono invece due i principali argomenti discussi in Commissione, ovvero il recupero dei sottotetti e il tema della recinzione in caso di ristrutturazione. Così Calò: «Sono entrambi normati dalla legge regionale, ma c’era bisogna di definire un parametro attraverso cui applicare questa legge». Nel corso della riunione ci sono state deduzioni e controdeduzioni. «Tutte le osservazioni sono state ascoltate, alcune recepite e altre invece respinte. Se ne parlerà in maniera definitiva in consiglio comunale», precisa ora l’assessore. Che ribadisce: «Non bisogna pensare che questo documento sia rivolto solo ai professionisti, anche i cittadini possono analizzarlo. È un modo per avere chiarezza di quelli che sono tutti gli attori in gioco».

Somma, 300 firme contro il regolamento edilizio. Calò: «Mai arrivate in Comune»

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