
SOMMA LOMBARDO – Una stretta di mano che vale una convenzione di tre anni e un finanziamento per il 2022 di 20mila euro. È avvenuta oggi, 3 novembre, all’incubatore ittico di Somma Lombardo, a un passo dalla centrale di Porto della Torre. A firmare il patto, Alfa e la sezione di Varese della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), con l’obiettivo di ripopolare laghi, fiumi e torrenti del Varesotto con tutte le specie presenti nelle acque del territorio.
«Ottimizzare i benefici per l’ambiente»
Trote, alborelle e persici, ma anche anguille e lucci. Nessuno escluso. L’impegno, di entrambi gli enti, di preservare il patrimonio ittico del territorio ha trovato l’ufficialità nell’aula didattica dell’incubatoio, in genere a disposizione delle scolaresche per attività e corsi di formazione. Proprio dove il presidente della sezione varesina di Fipsas, Franco Bertoni, e il presidente del gestore del servizio idrico integrato della provincia, Paolo Mazzucchelli, hanno siglato la convenzione triennale. Presente anche il vicepresidente Fispsas, Gianluigi Grandi.
Il punto di partenza è «il presupposto che siamo due realtà, ognuna nel proprio campo e per le rispettive competenze, che svolgono attività di interesse pubblico», ha spiegato Mazzucchelli. «Il nostro lavoro ha effetti diretti e indiretti sui corpi idrici e la collaborazione con l’associazione dei pescatori ha lo scopo di ottimizzare i benefici per l’ambiente. In particolare quando dovremo intervenire con lavori e cantieri che possono interferire temporaneamente su fiumi e laghi». Con la firma, «vogliamo dimostrare, ancora una volta, come il tema ambientale e la sua salvaguardia siano un motivo fondante per la nostra società».
Gli obiettivi di Fipsas
Come detto, per il 2022 è previsto un finanziamento, da parte di Alfa, di 20mila euro per il prossimo anno. Così Bertoni: «Siamo consapevoli che questo accordo di programma con la società per il miglioramento e il recupero ambientale su corsi d’acqua e laghi della provincia di Varese, sia un impegno non trascurabile». Che tradotto in termini pratici, «implica costi non preventivabili a priori». E ancora: «Siamo certi che come sempre, abbiamo riposto “energie” per una fattiva collaborazione e ottenere risultati soddisfacenti per l’incremento del patrimonio ittico».
Ora il prossimo obiettivo: dopo lo stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria, la sezione di Fipsas punta a far ripartire la didattica con i bimbi di quarta e quinta elementare e delle medie. Si tratta di varie attività portate avanti da due biologhe, che oltre alle lezioni tenute in aula, coinvolgono i giovanissimi appassionati in iniziative pratiche, come il campionamento degli invertebrati presenti nel Ticino. Ma anche le visite all’interno dell’incubatoio, spiegando tutti i processi di accudimento delle varie specie fino alla loro liberazione.
Per salvare i pesci del Ticino inaugurata a Somma un’aula-laboratorio