Somma, sono pronti gli appartamenti per i papà separati

Somma appartamenti papà separati

SOMMA LOMBARDO – L’ennesimo passaggio in giunta riaccende i riflettori sul cantiere di “Energie solidali”, il progetto di riqualificazione dell’ex Inapli di via Fuser a Somma Lombardo per la realizzazione di unità abitative temporanee in favore di  famiglie monogenitoriali e di coniugi separati o divorziati in condizione di disagio socio-economico con figli. Si è trattato di un passaggio tecnico in vista della chiusura del cantiere più difficile e pieno di imprevisti del quinquennio di Stefano Bellaria. Ma il sindaco rassicura: «Ci siamo».

Siamo agli arredi

«Stiamo sistemando gli ultimi arredi: è stato un cantiere travagliato ma siamo arrivati in fondo», spiega il sindaco. «I Servizi sociali hanno già un lungo elenco di persone che potranno presto occupare questi spazi». Sono in particolare i papà quelli che rischiano maggiormente di finire in strada a seguito di una separazione, tanto che molti di loro – lanciò qualche anno fa un appello il cappellano di Malpensa – si riducono a dormire all’interno dell’aerostazione perché non hanno i soldi per affittare un secondo alloggio alternativo al tetto coniugale che hanno dovuto lasciare.  Il progetto di riqualificazione dello stabile ex Inapli di via Fuser ha ottenuto un finanziamento da 200mila euro a fondo perduto dall’Ats Insubria. Doveva già essere in funzione da almeno due anni, ma lo stabile era talmente malandato che gli imprevisti cominciarono a palesarsi sin da subito. Nel 2017 una variante fece lievitare i costi per il Comune di 180mila euro (in aggiunta ai 170 stanziati inizialmente). Il termine ultimo, fissato inizialmente per gennaio 2018, slittò a settembre. A distanza di  oltre un anno, ora il sindaco assicura di essere arrivati in fondo.

Somma appartamenti papà separati

Il lato positivo

Sono in corso anche alcuni lavori di affinamento nello spazio dell’ex Inapli dedicato invece alle associazioni. «Il corpo musicale La Cittadina è già tornata a provare in via Fuser e tra poco potranno rientrare tutte le altre associazioni», rende noto Bellaria. «Ma se c’è un effetto collaterale positivo di tutto questo tempo lontano da via Fuser è che, avendo fornito come spazio di ritrovo alternativo un locale al piano terra del palazzo comunale, praticamente ogni sera c’erano persone diverse che si ritrovavano e rendevano vivo uno spazio del nostro centro storico. Abbiamo deciso dunque che terremo comunque aperta una parte di Palazzo Viani Visconti come luogo di ritrovo».

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