Somma, via libera al recupero delle aree delocalizzate di Case Nuove. Dubbi da FdI

case nuove favela malpensa

SOMMA LOMBARDO – Tutti d’accordo: il Piano per rilanciare le aree delocalizzate intorno a Malpensa è passato all’unanimità in consiglio comunale a Somma Lombardo, ieri 27 ottobre. Al centro, in questo caso, il recupero di Case Nuove, parte di un progetto interterritoriale più ampio che include anche i Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno. Tanto che, nonostante siano anni che la frazione sommese attenda di essere riqualificata, non è mancata l’occasione di sottolineare alcuni dubbi. Lo ha fatto la minoranza di Fratelli d’Italia, per voce della capogruppo Manuela Scidurlo, sul fondo condiviso in cui dovrebbero confluire «gran parte» degli introiti, tra vendite di terreni, oneri e costi di costruzione. «Pensiamo che la nostra frazione venga penalizzata», ha detto. È la più vicina all’aeroporto, quindi è ovvio che sarà il territorio più ambito». Dal fronte della maggioranza, i chiarimenti del sindaco Stefano Bellaria: «L’accordo che si è trovato è migliore rispetto al punto di partenza, che faceva riferimento alle percentuali definite dal precedente accordo di programma quadro. Ora, l’obiettivo è il recupero complessivo. Tenendo conto che le risorse sono vincolate».

I dubbi di FdI

Scidurlo lo ha detto subito: «Il rilancio di Case Nuove è di fondamentale importanza, sono troppi anni che è in sofferenza». E il Masterplan è finalmente un «primo piccolo passo» verso il futuro. Ma qualche nodo da sciogliere c’è. Il recupero dell’area, come detto, è in una logica intercomunale, con progetti da realizzare e un sistema di ripartizione delle entrate. Da qui, i timori di Fdi: «In tutta onestà non possiamo dire di essere soddisfatti da questa proposta». Le aree delocalizzate della frazione, a un passo da Malpensa, «saranno più richieste, rispetto a quelle di Lonate e Ferno, dalle aziende che operano nel settore e (perché no?) dal gestore aeroportuale». Un modo per dire che «sarà penalizzata dal fondo comune». Ma aldilà delle preoccupazioni, l’obiettivo è lo stesso per tutti. «I progetti sono ambiziosi e pienamente condivisibili». Quindi, «l’augurio è che l’accordo di programma goda di maggiore flessibilità e che il nostro consiglio abbia spazi di manovra ampi. Coinvolgendo anche il comitato di quartiere».

La posizione della Lega

Anche la Lega guarda al recupero della frazione. Pur ribadendo che «avremmo accettato con piacere un coinvolgimento durante tutto il percorso. Alla luce dei diversi incontri avvenuti con Regione Lombardia – ha detto il consigliere Martina Barcaro – oggi ci troviamo, finalmente, a una svolta per tutte quelle aree che sono state dimenticate nell’ultimo decennio. Anche dando ragione alla visione lungimirante del vecchio sindaco (Guido Colombo, ndr)». E ha aggiunto: «La soluzione progettuale proposta è stata concordata con tutti gli attori interessati. È importante, nell’interesse di tutti, approvare l’accordo al più presto».

Introiti ripartiti e il futuro

Sulla redistribuzione degli introiti, il sindaco ha precisato: «È stato l’oggetto di maggior discussione. Alcuni vincoli derivano a cascata dagli accordi precedenti, poi però l’obiettivo è il recupero complessivo». Chiaro è che «le risorse arriveranno per la maggior parte su Case Nuove, ma non possono essere utilizzate da singoli Comuni a piacere. La logica è quella prevista nel Masterplan, soprattutto per gli interventi che dovrebbero servire a interconnettere le varie aree». Tra l’altro, ha aggiunto, «parte dei volumi costruttivi che non possono più essere realizzati a Lonate o Ferno, vista la loro vocazione, atterreranno sulla nostra frazione, perché prima erano zone con abitazioni». Insomma, «c’è una sinergia di intenti». Per l’assessore Francesco Calò (Urbanistica), il Piano in questione «è il primo reale passo per costruire il futuro della frazione. Si è sempre detto di trovare una soluzione per liberare gli immobili e mitigare il disagio di chi è rimasto a vivere lì. Ora, invece, si potrà parlare di una nuova realtà».

Aree delocalizzate, ecco il Piano per far rinascere le aree attorno a Malpensa

somma aree delocalizzate case nuove – MALPENSA24