SOMMA LOMBARDO – Insulti a Francesco Calò (Pd): Bruno Specchiarelli patteggia una multa da 2.500 euro. Per il giudice non ci sono dubbi: quella fu piena diffamazione. «Il bambino prodigio del p.d. la bocca normalmente la collega al c… ecco perché spara st…. ogni volta che l’apre del resto Calò uguale cattocomunista, arrogante, logorroico, Oimbecille». Il messaggio testuale comparso sulla pagina Facebook della Lega di Somma Lombardo è costato caro al suo autore, ovvero l’allora segretario della sezione cittadina del Carroccio e attuale vicesindaco di Golasecca Specchiarelli.
Imputazione coatta
I fatti risalgono a giugno 2015, in piena campagna elettorale tra gli sfidanti Stefano Bellaria (oggi sindaco) e Martina Pivetti, sostenuta dal centrodestra. A pochi giorni dal ballottaggio apparvero sulla pagina Facebook della sezione cittadina della Lega una scarica di insulti nei confronti di Francesco Calò (Pd), oggi assessore all’Urbanistica a Somma. Il quale sporse querela per diffamazione. E il giudice del tribunale di Busto Arsizio Luisa Bovitutti gli ha dato pienamente ragione. Già nel settembre del 2018 il gip di Busto Piera Bossi aveva rigettato la richiesta di archiviazione depositata dal pubblico ministero ordinando l’imputazione coatta di Specchiarelli che, secondo l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, aveva decisamente travalicato i limiti della correttezza e del diritto di critica.
Superati i limiti del diritto di critica
A quel punto era stato emesso un decreto penale al quale, però, l’allora segretario della Lega sommesse, si è opposto depositando istanza di «Definizione del procedimento mediante l’applicazione della pena di 2.500 euro di multa, condizionalmente sospesa». E così è stato. Del resto lo stesso giudice scrive nel dispositivo di sentenza: «Non vi sono estremi per addivenire a una sentenza di proscioglimento in quanto a carico del pervenuto sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine a quanto addebitatogli». La pena è sospesa come richiesto dallo stesso Specchiarelli.