Somma, dopo le dimissioni di Norcini è pronta Valenti. La Lega punzecchia

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Da sinistra: il sindaco Stefano Bellaria, Donata Valenti e Raffaella Norcini

SOMMA LOMBARDO – «Probabilmente erano troppo impegnati a fare le punte alle matite, piuttosto che rendersi conto dei loro problemi interni». Il capogruppo della Lega, Alberto Barcaro, punzecchia. Poco più di una battuta, quella per commentare lo scossone subito dalla politica sommese ieri 5 luglio a causa delle dimissioni dell’assessore alla Cultura, Raffaella Norcini. Tutti i nodi che hanno portato uno degli esponenti della giunta Bellaria a protocollare il suo addio sono ancora da sbrogliare, chiaro. Per il momento, però, le opposizioni si guardano bene dal giudicare. Da una parte Barcaro, che si concede al massimo un’uscita di spirito, se non per confermare poi che «non mi interessa, non è mia abitudine guardare in casa d’altri». Dall’altra, anche Fratelli d’Italia decide di non esporsi. Per il presidente di circolo, Daniele Consonni «sono cose che possono accadere, situazioni interne alla maggioranza». Nel frattempo Norcini ha messo in chiaro la sua posizione: «Solo una questione di tempo, fare tutto era troppo». E la sostituta sarebbe già pronta: si tratta di Donata Valenti.

«Sono faccende loro»

Aldilà di un breve confronto sulla pubblicazione di un articolo sulla rivista civica Spazio aperto, in cui veniva denunciato lo spaccio a Somma, il gruppo di Fratelli d’Italia non si è mai trovato a discutere con Norcini. E ora che l’assessore è ormai un ex della squadra amministrativa, il commento si riduce a «sono faccende loro», precisa Consonni. Che aggiunge: «Non entriamo nelle dinamiche del centrosinistra e soprattutto della giunta. Andiamo avanti per la nostra strada e ci concentriamo su di noi». Subito un punto, quindi, che chiude il commento con «sono cose che possono accadere».

Fare la punta alle matite

Non molto distante la posizione della Lega. Barcaro si concede poco più, giusto per togliersi un sassolino dalla scarpa: «Probabilmente erano troppo impegnati a fare le punte alle matite, piuttosto che rendersi conto dei problemi interni». Anche se poi prende le distanze dalle questioni interne alla maggioranza. «Non è mia abitudine guardare in casa degli altri. Non mi interessa», mette in chiaro.
Le voci sulla possibilità che Norcini potesse non essere riconfermata giravano, ammette il capogruppo leghista. «Poi Bellaria ha deciso di mantenere la stessa squadra». Una considerazione che nasce dal messaggio inviato da Norcini in cui racconta di aver protocollato le dimissioni. Così Barcaro: «Nel testo si parla di “mio sindaco”, forse proprio perché una parte della maggioranza non aveva intenzione di riconfermarla». Ma restano pur sempre delle ipotesi. E anzi aggiunge: «Quali siano i motivi, si possono anche mettere in conto decisioni simili, d’altronde una persona che sceglie di fare politica non è detto che riesca a dedicarsi solo a questo».

Si scalda Valenti

Intanto è già cominciato il toto-assessore. Inevitabilmente il primo nome che viene in mente è quello della capogruppo del Partito democratico, Alessandra Apolloni (Pd). Anche a Barcaro: «Fra i componenti dell’amministrazione è l’unica che può ricoprire quel ruolo». Ma è anche vero che da un punto di vista politico creerebbe una serie di squilibri che obbligherebbero a ricostruire tutta la giunta. Con il rischio che si metta in moto un processo ancora più complicato da gestire. Ecco perché per non stravolgere l’assetto dell’esecutivo Somma Civica avrebbe già presentato al tavolo della coalizione e al sindaco Stefano Bellaria il nome di Donata Valenti. Si tratta naturalmente di una prima ipotesi. Candidata nel 2020 con la lista del sindaco, ha 35 anni, è laureata in Storia dell’Arte ed è una guida turistica abilitata. È attiva anche nel mondo della parrocchia e del Castello. Ha un altro pregio: trattandosi di una donna, non stravolgerebbe l’equilibrio di genere. Va ricordato infatti che la Legge Delrio impone che nelle giunte dei Comuni con più di 3 mila abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico.

Questione di tempo

Nel frattempo, Norcini giustifica con motivi personali le sue dimissioni, smentendo che ci siano mal di pancia nel gruppo di maggioranza e in particolare in Somma Civica. La sua uscita di scena così repentina lascia però più di qualche dubbio.
Nessuno invece aveva mai messo in discussione il suo rapporto di stima e collaborazione con il sindaco Bellaria, tant’è vero che il primo cittadino ieri sera, tramite un videomessaggio alla città, le ha manifestato pubblicamente amicizia e profonda gratitudine per il lavoro svolto negli ultimi sei anni, elencando una lunga serie di risultati ottenuti grazie al suo impegno amministrativo. Un passaggio dice tutto: «Ringrazio la dottoressa Norcini e l’amica Raffaella. Le auguro buona vita».
Norcini invece ha affidato il suo congedo ai microfoni di Rete55: «L’unico problema è stato dettato dai tempi. Ho iniziato un’altra attività ed essere allo stesso tempo professoressa, mamma e assessore era davvero troppo». E ha aggiunto: «Mi sono resa conto di vivere una vita nevrotica, che non mi permetteva di respirare». Lasciare il ruolo in giunta è stata «una scelta sofferta, sono stati anni intensi ma anche ricchi di soddisfazione. Il mio auspicio è che qualcuno arrivi, prenda la mia attività e la renda anche migliore. Io sarò lì per dare sostegno».

Dimissioni a sorpresa: lascia l’assessore Norcini (Somma Civica)

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