SOMMA LOMBARDO – Un fulmine a ciel sereno scuote la maggioranza di Somma Lombardo. Questa mattina 5 luglio ha protocollato le dimissioni a Palazzo Viani Visconti Raffaella Norcini (Somma civica), assessore alla Cultura e Istruzione dal 2015.
Le dimissioni
Sulle chat circola un messaggio in cui annuncia la sua decisione senza però spiegarne i motivi:
Buongiorno a tutti, ho appena protocollato la mia lettera di dimissioni dall’incarico. Avrei voluto comunicarlo a voce a tutti voi, ma non ce n’è stato il modo e il tempo e siccome la voce inizia a circolare credo sia meglio fare chiarezza, per il bene dell’azione amministrativa. Ringrazio profondamente per l’opportunità ricevuta e per la bella esperienza fatta in questi anni. In particolare ringrazio chi mi ha supportato e sopportato credendo in me e nel mio operato , apprezzando il lavoro e le attività proposte. Rimango comunque a disposizione dell’amministrazione, come ben sanno i miei colleghi assessori e il mio Sindaco. Vi auguro un buon proseguimento e ringrazio tutti voi per l’impegno profuso per il bene della nostra Città.
Dissidi interni
Pare che i mal di pancia di Norcini durassero da tempo e che già nel recente passato inviò le sue dimissioni al sindaco Stefano Bellaria, che le respinse manifestando nei suoi confronti totale fiducia e stima per il lavoro svolto. Stavolta l’ormai ex assessore alla Cultura si è recata direttamente al Protocollo senza passare dall’ufficio del primo cittadino. In attesa che Norcini faccia piena e trasparente chiarezza – come è nel suo stile – sui motivi che l’hanno spinta a lasciare l’incarico, bisogna affidarsi ai rumors. Trapela che già durante la campagna elettorale del 2020, quando Bellaria decise di riconfermare in toto la sua squadra, emersero le prime incompresioni con alcuni componenti della sua lista, Somma Civica, e con il Partito democratico, primo partito della coalizione. In ogni caso, lo strappo di Norcini dimostra che nel centrosinistra sommese non è tutto rose e fiori come i vertici delle quattro forze politiche di maggioranza vorrebbero far credere. E la vittoria bulgara dello scorso autunno, anziché cementare il gruppo, ha alimentato divisioni e protagonismi.
Bellaria vuole riconfermare tutti ma non convince il centrosinistra sommese