Bellaria vuole riconfermare tutti ma non convince il centrosinistra sommese

Somma Lombardo Stefano Bellaria

SOMMA LOMBARDO – Se da una parte il centrodestra è ancora al lavoro per la costruzione di una coalizione compatta da presentare come alternativa alla maggioranza uscente, a cinque mesi dal voto dall’altra si sta già pensando ai componenti di giunta. Scontata la riconferma del sindaco Stefano Bellaria e già rinnovata prima di Natale l’intesa tra i quattro gruppi che lo sostengono (Pd, Somma civica, Somma al centro e  Sinistra per Somma, a cui potrebbe aggiungersi Italia Viva), il dibattito in questa fase è concentrato sui nomi dei futuri assessori, in caso di vittoria naturalmente. Ma le posizioni non sono univoche.

Riconfermare tutti

Cinque anni fa il centrosinistra presentò la squadra di giunta prima del voto. Una strategia che – considerato l’esito vincente alle urne – una parte della maggioranza vorrebbe replicare anche per le Amministrative 2020. Fosse per Bellaria, riconfermerebbe tutti, dal vicesindaco fino alla presidenza del consiglio. La sua è una scelta personale ancora prima che una valutazione politica: non è un tagliatore di teste (al suo ingresso a Palazzo Viani Visconti nel 2015 non sostituì nemmeno l’ex au di Spes Andrea Gambini nominato dalla precedente amministrazione targata Lega-Forza Italia) e preferirebbe evitare di andare a toccare gli equlibri che si sono venuti a creare nella stanza dei bottoni.

Ma c’è chi non vuole

Il Bellaria bis identico al mandato in scadenza sta però creando dibattito e anche i primi malumori. Un rinnovo – perlomeno parziale – nei posti di comando viene considerato da una parte della maggioranza come un atto doveroso per dare alla città un segnale di rinnovamento nella continuità, andando a intervenire con una puntuale dose di autocritica sui punti deboli mostrati nel primo quinquennio. Andrebbe inoltre a soddisfare le legittime ambizioni personali di chi, dopo cinque anni relegato in un ruolo marginale, è convinto di essere pronto per un posto di responsabilità. E nonostante il centrosinistra sommese non sia solito lavare i panni sporchi in piazza, la fila di chi ambisce a una promozione è lunga.

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