Tumore al seno, a Castellanza screening gratuito per le dipendenti comunali

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CASTELLANZA – «Non si tratta solo di informare la nostra cittadinanza; è un problema che tocca, con numeri impressionanti, la popolazione della nostra provincia». Con queste parole Mirella Cerini, sindaco di Castellanza ha presentato oggi, giovedì 23 gennaio, insieme all’assessore alla Cultura Gianni Bettoni, “Seno Comune”, iniziativa dell’amministrazione cittadina per prevenire e contrastare il tumore alla mammella. Il progetto è rivolto alle dipendenti municipali: per due lunedì, il 27 gennaio e il 3 febbraio, verrà offerta loro l’opportunità di sottoporsi a un controllo specialistico senologico gratuito.

La provincia di Varese è tra le aree più colpite

Con oltre 53mila nuovi casi registrati in Italia solo nel 2019, il tumore della mammella è di gran lunga la patologia oncologica più diffusa. Che si manifesta, con sempre maggiore frequenza, anche nelle fasce d’età più giovani non coperte dai programmi di screening. Particolarmente critica è poi la situazione in provincia di Varese e, più in generale, in Lombardia, tra le aree geografiche italiane con il rischio più elevato di sviluppare la malattia.
Come ha spiegato Claudio Andreoli, direttore di Scuola Italiana di Senologia e coordinatore della Breast Unit di Humanitas Mater Domini che collabora a “Seno Comune”, «nelle strategie per vincere questo tumore, nonostante i significativi progressi registrati nelle cure, ancora oggi è fondamentale la precocità della diagnosi, che permette di raggiungere percentuali di guarigione definitiva molto alte. Sostenere queste iniziative, volte a far crescere nella popolazione la cultura della prevenzione, è da sempre uno dei nostri obiettivi principali».

Garantire un intervento tempestivo

«Sarebbe peraltro auspicabile – ha aggiunto Andreoli – rendere più facilmente fruibili le attività diagnostiche, ancora in larga parte eseguite negli ospedali, con la realizzazione di strutture dedicate, diffuse sul territorio e operanti in stretta collaborazione con le unità certificate di senologia. Verrebbe così garantita alle donne, in caso di necessità, una tempestiva presa in carico da parte dell’équipe di cura».
«In provincia, alla luce dei dati emersi, la diffusione di questa patologia ha assunto dimensioni preoccupanti», ha commentato Bettoni. «Abbiamo sempre sostenuto e promosso iniziative che potessero arricchire le proposte culturali e offrissero nuove risorse disponibili sul territorio: grazie alla Scuola italiana di Senologia e Humanitas, è stato possibile avviare un percorso di incontri, che hanno permesso a tante donne di intraprendere un processo sempre più importante di conoscenze, e quindi di prevenzione. Siamo molto soddisfatti per aver ricevuto anche questo dono di uno screening gratuito, per cui Angelo Soragni ha messo a disposizione il suo studio, che coinvolgerà una ventina di nostre dipendenti».

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