Somma, Bellaria ai 18enni: «Senza di voi non è il 2 Giugno»

SOMMA LOMBARDO – «Care ragazze e cari ragazzi, ora che il mondo sta per sperimentare una ripartenza foriera di nuove possibilità, tocca proprio a voi. Abbiamo bisogno della vostra passione e della vostra energia per costruire la Somma e l’Italia che verranno. Non abbiate timore, prendete gli spazi e le responsabilità che vi competono e giocate fino in fondo, insieme, la partita della vostra vita. Ne va della vostra felicità e, quindi, anche della nostra». Un doppio discorso per un doppio evento, per il sindaco Stefano Bellaria. Oggi, 2 giugno, in occasione del 75esimo anniversario della proclamazione della Repubblica, i giovani diciottenni di Somma Lombardo hanno ricevuto come da tradizione il tricolore, la costituzione italiana e una grafica d’arte esclusiva. Presenti i nati nel 2003, ma anche tutti i 2002 che lo scorso hanno sono stati privati di questa cerimonia, causa Covid. Messi da parte i colori politici, gran parte delle figure istituzionali hanno preso parte attiva, alternandosi per accogliere i neo-adulti chiamati uno a uno per ricevere il loro, personale simbolo del 2 Giugno. Con loro anche il giovanissimo Marco, sindaco dei ragazzi, in fascia tricolore per augurare «buona fortuna per il vostro futuro» ai presenti.

Le stampe ai giovani

Sguardo rivolto al futuro, fiducia nelle nuove generazioni e la speranza che l’emergenza sanitaria diventi presto un brutto ricordo. Tre i punti cardine che hanno dato valore a quello che si auspica possa essere un punto di (ri)partenza. Nel corso di un evento all’aperto, nel campo sportivo delle scuole di via Marconi. Qui i giovani hanno potuto ricevere una stampa originale, in un’edizione di 250 copie, colorata e firmata dalle artiste Valentina Martegani e Cinzia Cavallaro. Un modo per dire che «ognuno di voi avrà un’illustrazione che è unica», ha spiegato l’assessore Raffaella Norcini (Cultura). Nelle stampe per i 2002 sono stati rappresentati «i nuovi eroi del nostro tempo» con alle spalle la “Carità” dell’artista varesino Andrea Ravo Mattoni che svetta sulle strade sommesi. Sono «medici, infermieri, forze dell’ordine, che simboleggiano tutta quella parte di umanità che si è messa all’opera, ha affrontato le necessità, i pericoli e ha saputo anche donare la propria vita per la nostra salvezza». Nelle rappresentazioni destinate ai 2003 invece emerge «una rivisitazione densa di significati profondi, che lega l’immagine della nostra città a segni del passato, del presente e del futuro». E ha aggiunto Norcini: «Il grande, simbolico cipresso avvolge tutto con le sue radici e i suoi rami, che si intrecciano a formare una cornice, al centro della quale il grande tronco sorregge il motto della città: Summa Sidera Celsa Petit. Alla base del tronco, la riproduzione della diga del Panperduto». Al centro, i tre leoni rampanti che rappresentano la città.

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I riconoscimenti alle forze dell’ordine

In occasione della cerimonia per i diciottenni è stata anche consegnata una benemerenza alle forze dell’ordine. Con tanto di attestato e relativo nastrino da uniforme assegnati da Regione Lombardia. Un modo per ringraziarli per l’impegno messo in campo durante l’anno del Covid. Presenti alcuni agenti, guidati dal comandante della polizia locale Umberto Cantù. Proprio il responsabile ha ricevuto anche i riconoscimenti destinati agli agenti che oggi non erano presenti, «perché anche se vorremmo averli tutti qui, molti sono in servizio, per controllare sempre le strade della città», ha sottolineato Bellaria.

«Senza di voi, non è la stessa cosa»

A tirare le redini dell’evento, le parole del primo cittadino. «Il 2 Giugno è una ricorrenza fondamentale nella storia del nostro Paese», ha detto. «Una festività resa ancora più importante dalla celebrazione del vostro Battesimo civico: senza la vostra presenza non sarebbe la stessa festa della Repubblica». Sì, perché anche se ormai si celebra in ogni Comune, Somma è stata fra i primi a prendere parte a questa festa. Al punto che l’anno scorso, in piena pandemia, non si è voluto rinunciare a celebrare i 18enni, rappresentati da soltanto due ragazzi per una cerimonia in streaming. Oggi, finalmente, si è visto uno spiraglio di normalità. Due discorsi diversi, quelli di Bellaria, ma stesso significato di fondo: «Seguite le orme dei vostri coetanei, che nel 1946 hanno colto a pieno le opportunità di un mondo nuovo che si stava dipanando davanti ai loro occhi. Al termine della pandemia che stiamo attraversando, la nostra Somma, la nostra Italia, la nostra società non saranno più quelle di prima. Ciò significa che si apriranno, anche per voi, spazi sino ad ora inimmaginati. Siate pronti a “Riempirli”, datevi da fare, per voi stessi e per i diciottenni che si ritroveranno qui tra settantacinque anni».

Somma, Gaia e Francesco gli unici diciottenni a un 2 Giugno senza assembramenti

somma festa 2 giugno – MALPENSA24