Somma attende di dare l’ultimo saluto a mamma Alessandra. Migliora la figlia

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SOMMA LOMBARDO – A più di due settimane dalla morte del drammatico incidente stradale che ha ucciso Alessandra Grinovero, Somma attende ancora di poter dare l’estremo saluto alla mamma di 51 anni morta sotto gli occhi della giovane figlia di 17 anni che stava accompagnando a scuola quando, lo scorso 9 maggio, si è verificato il terrificante schianto lungo il Sempione al confine tra Gallarate e Casorate Sempione.

Si attende l’esame autoptico

La data dei funerali non è infatti ancora stata fissata, si attende che venga eseguita l’autopsia sul corpo della donna prima che l’autorità giudiziaria dissequestri la salma restituendola ai famigliari per le esequie. Nel frattempo il trentanovenne alla guida della Toyota che, stando ai primi accertamenti, avrebbe eseguito un sorpasso azzardato investendo frontalmente la Punto sulla quale viaggiavano madre e figlia è indagato, come da prassi e quale atto dovuto, per omicidio stradale e lesioni stradali. Anche l’uomo è rimasto ferito in modo serio nello schianto: le sue condizioni starebbero lentamente migliorando. E migliorano, e questa è la notizia che tutta Somma attendeva, anche le condizioni della studentessa di 17 anni. La ragazza, ricoverata in prognosi riservata a Legnano, è stata sottoposta a un intervento di riduzione delle fratture agli arti superiori: lotta come una leonessa con accanto il padre e il fratello e lentamente migliora restituendo speranza a tutta la comunità che in questi giorni si è stretta accanto ai famigliari di Alessandra. E’ stato il sindaco di Somma Stefano Bellaria, sin dalle prime ore successive alla tragedia a farsi portavoce di tutta la collettività: «Siamo tutti al fianco di questa famiglia in un momento di dolore impareggiabile – ha detto il primo cittadino – Siamo tutti al fianco di questa giovane donna, di questa ragazza che sta lottando: forza, siamo qui tutti per te». Bellaria è intervenuto anche con una riflessione di carattere generale: «Non entro nel merito dell’accaduto, sarà la magistratura a stabilire tutte le responsabilità – ha detto il primo cittadino – Tuttavia ricordo a tutti, a cominciare da me stesso, che la fretta, il correre per recuperare un minuto di ritardo, non possono mettere a repentaglio l’altrui e la nostra vita».

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