SOMMA LOMBARDO – Dopo un primo slittamento, la data prevista era oggi 31 marzo: i lavori di manutenzione del Ponte sullo Strona doveva terminare e permettere la riapertura della strada che collega Somma Lombardo e Golasecca. Ma ci sono ancora gli ultimi dettagli da sistemare. Per questo a partire da domani – primo aprile – la circolazione sarà rispristinata solo metà, istituendo un senso unico alternato fino al 15 aprile.
I ritardi
La chiusura del Ponte sul torrente Strona ha causato parecchi disagi. Da Somma, raggiungere Coarezza o Golasecca era diventata un’impresa. Al punto che l’amministrazione del sindaco Stefano Bellaria si è attivata per aprire una strada alternativa – via Orsa – e ristabilire un collegamento in attesa della fine del cantiere sulla Sp 27 (via Montebello). Ma riapre solo a metà: «Devono devono essere ultimate le lavorazioni inerenti all’istallazione delle protezioni laterali, sul manufatto lungo la strada provinciale, e le lavorazioni di finitura», si legge nella nuova ordinanza di Provincia di Varese. «Per tutelare la sicurezza degli addetti alle lavorazioni di cui al punto precedente è necessario occupare una parte dell’asta viaria, non consentendo il transito contemporaneo in entrambi i sensi di marcia».
Il collegamento
Il collegamento è rispristinato ma con la necessità di «disporre un senso unico alternato, regolamentato da movieri o da un impianto semaforico, per tutelare la sicurezza del traffico e degli addetti ai lavori».
Così l’assessore Edoardo Piantanida Chiesa (Lavori pubblici): «Siamo contenti si riapra, per diminuire disagi ai cittadini». Ma precisa: «Va migliorata la comunicazione da parte di Provincia. Noi, come ente interessato, avremmo preferito saperlo con qualche giorno di anticipo per organizzare una comunicazione immediata da dare ai cittadini». E aggiunge: «Resta il collegamento di via Orsa per altri quindici giorni: sarà fatto un ripristino minimo del manto stradale, per garantire la circolazione dei prossimi giorni. Coscienti che prima o poi tornerà un tratto di strada bianca».