SOMMA LOMBARDO – «C’è la tecnica e tutto quadra, o quasi. Ma non c’è politica: manca la visione prospettica di un paese e della sua comunità». Il bilancio di previsione passa in consiglio comunale a Somma Lombardo. Ma la Lega prende le distanze, vota contro e affonda: «Non abbiamo predisposto emendamenti non per mancanza di proposte o di spirito collaborativo», ha detto il consigliere del Carroccio, Martina Barcaro. «Ma senza un confronto con chi rappresenta una grandissima parte dei cittadini, risulta un documento vuoto, per contenuti e idee». È successo ieri, 20 dicembre.
I motivi della Lega
Dup e bilancio di previsione «sono gli atti politici più importanti», ha aggiunto Barcaro. Accusando di discuterne come «un documento compilativo, con la sola preoccupazione di far tornare i conti». Diversi i motivi che dettano la ferma posizione della Lega. Intanto, «non vediamo nulla per arginare la continua chiusura di piccole attività commerciali», così come «nulla per la ristrutturazione del palazzo comunale: abbiamo una dispersione termica imbarazzante». Non solo: «Dalle somme impegnate per lavori pubblici negli anni scorsi, rapportate agli interventi eseguiti e terminati, è evidente l’incapacità dell’ente di tradurre gli stanziamenti in opere». Fino alle considerazioni su alcuni temi noti: «Non si stanno affrontando con la dovuta programmazione i problemi legati al completamento di lavori iniziati e non finiti». I riferimenti vanno al nuovo supermercato Lidl («non sappiamo nulla da tempo») o alla tangenziale Arsago-Somma («non la ritenete prioritaria ma con i sindaci del Cuv ne rimarcate l’urgenza»).
«Mancanza di trasparenza e partecipazione»
Un voto «decisamente contrario», quello della Lega quindi. Espresso «rileggendo gli ultimi anni di amministrazione del sindaco Stefano Bellaria e della sua giunta». Con stoccata finale: «Troviamo opere che sono l’ennesima presa in giro per i cittadini». Un’opposizione che si fonda sulla «mancanza di trasparenza e partecipazione che ha profondamente caratterizzato il vostro mandato». Oltre che a per «l’assenza di risposte rispetto a domande ricorrenti».
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