Somma, passa la Nuova Lidl. Ma il traffico sul Sempione spaventa la Lega

Nuova Lidl Somma Lombardo

SOMMA LOMBARDO – Il timore che la viabilità risenta di un aumento del traffico non indifferente e dubbi sulle opere aggiuntive – al di fuori del piano – che saranno a carico del proponente per compensare l’opera di costruzione. Ma anche qualche considerazione sul consumo di suolo e sul valore strategico che avrà la rotonda. Il piano per realizzare la nuova Lidl a Somma Lombardo è stato adottato ieri, 30 giugno, in consiglio comunale. Ma se da un lato le forze politiche della maggioranza si sono trovate tutte d’accordo (chi più, chi meno) sul fatto che il progetto – già presentato dall’assessore all’Urbanistica, Francesco Calòpossa avere risvolti vantaggiosi, molti ancora da valutare e discutere. Dal fronte della minoranza c’è chi segna con una x alcuni temi fondamentali. Come Fratelli d’Italia, concentrata sulla viabilità «che inevitabilmente avrà conseguenze non solo nella zona interessata dall’intervento, ma anche sul nostro centro cittadino», ha messo in chiaro la capogruppo Manuela Scidurlo. Dubbi anche per la Lega. Sul traffico, visto che «il Sempione diventerà un imbuto», ha sottolineato Martina Barcaro. Oltre che sulla rotonda: «Se non si dovesse fare il tratto di tangenziale, a cosa servirà?». E, in particolare, sulle opere compensative. Il risultato? FdI e Alberto Nervo (che da ieri è ufficialmente l’unico rappresentante di SommaSI) hanno votato contrari. Mentre il gruppo del Carroccio si è proprio rifiutato di votare.

FdI e i dubbi sulla viabilità

Un intervento breve, ma preciso. Fratelli d’Italia non ha nascosto le sue preoccupazioni. Partendo da una premessa: «Abbiamo perplessità non sull’intervento in sé. Sappiamo bene che una grande distribuzione, una grande struttura food e un grande magazzino no food, non possano influire sui prodotti di grande qualità che il nostro territorio offre». Ma c’è un ma. «Più ne parliamo, più i dubbi sulla viabilità aumentano». Scidurlo ha fatto un paragone con l’ultima grande opera a Somma, quella del Gigante. Che poi è simile, a grandi linee. «Già quell’intervento, sommato ai successivi insediamenti commerciali della zona, ha creato problemi al traffico, creando congestionamenti – soprattutto nelle ore di punta – verso e nel centro». Un modo per dire che «siamo convinti che questo intervento possa solo peggiorare la situazione». Non sono mancate le considerazioni sulla rotonda. Che «sarà funzionale a una nuova bretella stradale che passerà per la periferia. Ma un giorno. E temiamo che questo giorno, se ci sarà, sarà molto lontano dal presente». Se così fosse «oggi ci troveremo semplicemente con il centro città bloccato dalle auto, aumentando l’emissione di agenti inquinanti, gli incidenti stradali e tutto quanto ne consegue».

Traffico, suolo e opere: per la Lega è no

Non è da meno la Lega. Anzi, il primo partito d’opposizione si trova in disaccordo su più fronti. Intanto, «é corretto rimarcare che non si tratta solo di uno spostamento: la realtà è che la Lidl esistente occupa circa 1100 metri quadrati di superficie», ha specificato Barcaro. Il punto è che «nel nuovo progetto si andrà a occupare suolo, con circa 3.295 metri quadrati di nuova costruzione – togliendo verde – e 1680 di ristrutturazione». Chiedendosi anche «cosa ne sarà del locale occupato dalla Lidl esistente: non si sa».
Sulla rotonda: «Abbiamo letto che servirà alla futura tangenziale. Ma se poi non si si dovesse fare il tratto che scende ad est di Somma, ci chiediamo a cosa servirà». Dubbi anche sulla viabilità. «Già adesso nelle ore di punta ci sono incolonnamenti, cosa potrà succedere con il traffico e la nuova rotatoria? La nostra idea è che il Sempione diventerà un imbuto».
In più, le considerazioni sulle opere di compensazione esterne al progetto. A partire dagli immobili – individuati come A e B – di via Garibaldi, che dovrebbero essere abbattuti per lasciare spazio a un parcheggio: «Il primo è sotto vincolo storico, il secondo sotto quello della soprintendenza: siamo certi che darà l’ok per la demolizione? Magari potrebbe darla solo per una parte dell’edificio. Se così fosse, si farebbero solo alcuni posteggi lasciando cadere a pezzi l’altra struttura?». E sull’allargamento di via Garzonio: «Cosa servirà se poi Arsago Seprio farà il suo tratto di tangenziale?». Tutti dubbi che hanno portato alla rinuncia al voto in aula.

Il quadro della maggioranza

La maggioranza ha replicato ha più riprese. Prima con Calò, che ha precisato le intenzioni della delibera, ovvero «confermare al proponente che il costo di costruzione non sarà in moneta ma in opere aggiuntive». Di fatto, cercando di non portare la discussione sulla decisione effettiva delle opere. Anche perché «la maggioranza ha discusso ampiamente sul piano, valutando anche la possibilità di presentare, più avanti, interventi di compensazione differenti. Idee di tipo viabilistico che possono essere considerate come più opportune», ha precisato il segretario del Pd, Angelo Ruggeri. Che ha poi commentato la scelta di realizzare un nuovo discount. Il motivo è semplice: «Che ci piaccia o meno – e non ne vado entusiasta – si va a inserire un’attività commerciale come un supermercato perché è uno dei settori economici che continua a tirare, che funziona».
Il tema viabilità, punto fisso del dibattito, non è stato tralasciato dalla maggioranza. Così Claudio Brovelli, capogruppo di Sinistra per Somma: «Ogni intervento di questo tipo, nell’arco di un certo periodo all’inizio ha dei momenti di punta di traffico, poi si autoregolamenta». L’attenzione andrebbe quindi posta sulla «qualità delle attività che si inseriscono in queste zone: in base al tipo di negozio, ci potrebbe essere un impatto differente anche sul traffico».
Ha chiuso il sindaco Stefano Bellaria, concentrandosi sulla questione tangenziale: «L’idea condivisa con l’amministrazione di Arsago è valutare la possibilità di realizzare un solo ramo a Somma, che è quello ovest». Anche perché, «quello a est è il più costoso e devastante da un punto di vista di impatto ambientale». Con l’aggiornamento del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), visto che «il problema è anche per i soldi», si potrebbe «avere qualche chance in più di farla». Non solo: «Arsago ha quella bretellina ipotizzata, anche nel Piano delle opere pubbliche, potrebbe valere come sbocco sul Sempione: allora sì che la rotonda sarebbe funzionale, per deviare il traffico verso Mezzana e Besnate».

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