Somma, la nuova Lidl passa in Commissione. Il centrodestra non fa barricate

Nuova Lidl Somma Lombardo

SOMMA LOMBARDO – Dalla riduzione del consumo di suolo edificabile, in un’area che è già tale, all’elenco dettagliato dei contenuti del progetto. Fino alle opere aggiuntive di interesse pubblico – al di fuori del piano – che saranno a carico del proponente per compensare l’opera di costruzione. Senza dimenticare gli studi di impatto ambientale, per rispondere alle prescrizioni avanzate dal Parco del Ticino. Un quadro generale, quello che riguarda la realizzazione della nuova Lidl a Somma Lombardo, con tutti gli interventi annessi. Lo ha presentato l’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò, ieri 17 giugno, in Commissione Territorio. Solo il primo step, che porterà poi all’adozione del piano al primo consiglio comunale utile. Che sarà (forse) l’occasione giusta per le opposizioni per dire la loro. Per il momento, infatti, dal fronte di Fratelli d’Italia si è preferito «non entrare nel merito della questione», ha sottolineato la capogruppo Manuela Scidurlo. Limitandosi a ringraziare l’assessore per «l’esaustiva presentazione». Dalla Lega, poco più. E per voce della consigliera Martina Barcaro sono state poste solo domande di carattere tecnico. Sarà il consiglio a creare dibattito? Potrebbe, si parla pur sempre di un intervento che rivoluzionerà l’ingresso in città nella zona dei centri commerciali. In termini di metri cubi, sono anni che a Somma non si vede un’operazione di tale portata.

Nuova Lidl Somma Lombardo

Se ne discuterà in consiglio?

Una Commissione tecnica e dettagliata. Che non ha lasciato spazio alla politica. I gruppi di minoranza non si sono esposti, se non per ringraziare la «correttezza dell’assessore, che ha inviato i documenti con anticipo perché fossero consultati». E fin qui, tutti d’accordo, tanto la Lega quanto Fdi. Vero è che il dibattito potrebbe prendere piede in un altro momento. Se infatti da una parte Scidurlo si riserva «di entrare nel merito della questione», dall’altra Barcaro ammette che «abbiamo le nostre idee, che verranno esposte in una sede più opportuna». Che a quanto pare per la Lega non è la Commissione Territorio. La questione verrà quindi discussa in consiglio comunale il 30 giugno. Con la possibilità che torni a esserci un confronto tra le parti politiche, che rispetto al precedente mandato sembra essersi notevolmente indebolito.

I contenuti: numeri e dati

Nel frattempo, Calò ha messo in chiaro i contenuti della proposta. A suon di numeri e dati. Come già anticipato in diverse occasioni, l’intervento include due lotti di nuova costruzione e uno di ristrutturazione di un edificio esistente. Nello specifico, verranno realizzate da zero due medie strutture. La prima è una «no food (quindi non destinata alla vendita di alimentari, ndr) di mille metri quadrati adibito a vendita. A questo, si aggiunge un’altra struttura di 200 metri quadrati che sarà un magazzino». L’altra consiste nel trasferimento della nuova Lidl, un’attività commerciale che interesserà «1340 metri quadrati adibiti a vendita e 747 di magazzino».
L’altro lotto, invece, sarà la ristrutturazione di un immobile. Al suo interno ci saranno «due medie strutture no food: una di 800 metri quadrati di vendita e 95 di magazzino, l’altra di 225 metri quadrati di vendita e e 45 di magazzino». A cui si aggiungerà una terza attività di somministrazione di «485 metri quadrati, più altri 283 di vendita e 202 di magazzino».

Meno consumo di suolo

Non meno importante l’attenzione al consumo di suolo. Infatti, ha spiegato, «la riduzione del volume insediabile rispetto agli attuali indici di piano è pari a -36.906,78 metri cubi». Lo stesso vale per la superficie lorda di pavimento, «pari a -11.532 metri quadrati». In questo senso, la superficie prevista «è di 4.975,29 metri quadrati: di cui, 1.680,06 di ristrutturazione e 3.295,23 di nuova costruzione».

L’impatto ambientale

Fra le precisazioni dell’assessore, il fatto che «la variante puntuale al Pgt che si sta effettuando interessa un’area che non verrà trasformata da agricola a edificabile. Ma era già predisposta alla costruzione».
In ultimo, sono state preservate anche le prescrizioni del Parco del Ticino riguardo l’impatto ambientale. Un esempio è dato dall’area boschiva che sorgerà alle spalle della nuova Lidl. Il primo progetto dei proponenti, infatti, presentava due semplici filari di alberi, poi sostituito da «una sorta di bosco mesofilo, con un’alternanza di area umida e non per garantire un habitat migliore», ha precisato. Lo stesso ragionamento vale «per il corridoio ecologico che sarà realizzato sotto la rotonda, per consentire l’attraversamento degli animali».

Opere compensative

Non c’è invece ancora una decisione definitiva sulla possibilità di compensare il costo di costruzione con opere aggiuntive di interesse pubblico al di fuori del piano. E che saranno «definite tra l’adozione e l’approvazione del Piano, con un accordo apposito». Nello specifico, come anticipato, i principali interventi di compensazione (oltre alla rotonda, la fognatura e l’illuminazione) sarebbero l’allargamento di via Garzonio, da sempre il nodo principale della viabilità a Mezzana, e – Soprintendenza permettendo – la realizzazione di un nuovo parcheggio all’ombra del campanile della basilica, nel cuore del centro storico.

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