Serie C 2024/25: Pro Patria con Alcione, Clodiense e Caldiero

PICCOLE REALTà CRESCONO: un bene o un male?

BUSTO ARSIZIO – Avanti tutta, anzi tutte. In attesa di playoff e playout, la Pro Patria ha conosciuto un’altra rivale nel prossimo campionato di serie C 2024/25. Se nel girone A e nel girone C di serie D l’Alcione Milano dell’ex trainer tigrotto Giovanni Cusatis (nella foto) e l’Union Clodiense Chioggia dell’ex Mattia Mauri avevano già strappato in anticipo il pass per la terza serie del calcio italiano, nell’equilibratissimo gruppo B a spuntarla alla fine è stato il Caldiero Terme, espressione di un paesino di 7mila anime nel Veronese, in grado di imporsi sul Piacenza e di toccare così il punto più alto in 91 anni di storia. Per quanto concerne gli altri verdetti, nel raggruppamento D a far festa è stato il Carpi, ritornato fra i pro a scapito del Ravenna, mentre nel girone E la scorsa domenica aveva già tagliato il traguardo un’altra “sorpresa”: la Pianese di Piancastagnaio (4mila abitanti), in grado di lasciarsi alle spalle addirittura Grosseto e Livorno.

Il possibile girone: 10/11 lombarde, 7 venete

E’ ovviamente prematuro sbilanciarsi sul prossimo girone di campionato dei tigrotti, sulla cui composizione inficerà la suddivisione geografica, ma ciò premesso si può comunque fare un primo punto. Con Lecco e FeralpiSalò retrocesse dalla serie B, la prossima serie C prevederà dunque almeno 10 squadre lombarde: Pro Patria, AlbinoLeffe, Giana Erminio, Lumezzane, Pergolettese, Renate, Atalanta Under 23 e la neopromossa Alcione Milano (che spera di giocare “in deroga” all’Arena di Milano). Se la Lombardia farà dunque la parte del leone, con il Milan Under 23 che potrebbe far toccare addirittura quota 11, il Veneto – pur sperando di perdere una pedina ai playoff – segue con 7 rappresentanti: Padova, Vicenza, Legnago, Virtus Verona, Arzignano, Clodiense (Chioggia) e appunto Caldiero (che chiederà verosimilmente asilo alle vicinissime Virtus Verona, Sambonifacese oppure all’Arzignano o al Legnago). In rappresentanza del Piemonte (in attesa del playout fra Novara-Fiorenzuola) al momento ci sono la Pro Vercelli e la Juventus Next Gen, mentre Trento (Trentino), Triestina (Friuli-Venezia-Giulia) e Sassari Torres (Sardegna) avranno l’esclusiva regionale. In Liguria resteranno Virtus Entella e Sestri Levante, mentre in Toscana spazio a Carrarese, Arezzo, Pontedera, Lucchese e Pianese, così come in Emilia Romagna a Fiorenzuola (playout permettendo), Spal, Rimini e Carpi.

La deriva

Al netto dei meriti acquisiti sul campo dalle varie formazioni promosse e neopromosse, la serie C anno dopo anno sta però registrando un fenomeno che chi la governa e la dirige non dovrebbe sottovalutare, specie se il fine è di rendere il prodotto appetibile televisivamente. L’esplosione, specie nelle “ricche” Veneto e Lombardia, delle piccole realtà: Caldiero, Legnago, Arzignano, Virtus Verona; Renate, Giana, Lumezzane e le stesse Alcione e Atalanta Under 23. Squadre che, tutte insieme, faticano a portare in trasferta più di 100 spettatori. Magari esageriamo, magari è semplicemente una provocazione, ma di questo passo e con questi bacini d’utenza e di interesse, il destino della serie C è segnato. Servono dei paletti fra il professionismo e il dilettantismo, non solo a livello di strutture.

Pro Patria Alcione Caldiero – MALPENSA 24