Somma, Fatturopoli: l’ex sindaco Colombo vince anche in Corte d’Appello 

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SOMMA LOMBARDO – Dopo la vittoria in primo grado davanti alla terza sezione civile del tribunale di Busto Arsizio nel 2020, ora l’ex sindaco di Somma Lombardo Guido Colombo ottiene un altro decisivo punto a favore nella vicenda Fatturopoli. Nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Milano ha rigettato al mittente le richieste avanzate da Antonio De Pascali, all’epoca dei fatti funzionario all’Ufficio Tecnico del Comune. 

Colombo estraneo ai fatti 

Fatturopoli è il nome che venne dato al caso relativo a quei presunti 320mila euro di lavori effettuati tra il 2007 e il 2009 da alcune imprese per conto del Comune ma mai pagati perché realizzati in assenza delle relative determine. Già in primo grado i giudici condannarono soltanto De Pascali al risarcimento di 13.800 euro più oltre 4mila euro di spese legali nei confronti dell’impresa che chiese i danni. Ma anche ora, tirato davanti ai giudici di secondo grado proprio dall’ex dipendente comunale, per la giustizia Guido Colombo non ha alcuna responsabilità sulla vicenda. 

La sentenza

Sono tre i passaggi chiave della sentenza:

la responsabilità prevista dall’art. 191 co. 4 TUEL non nasce per avere l’organo politico amministrativo assentito al compimento dell’atto di gestione da parte del funzionario, quanto piuttosto dalla relazione diretta che si instaura tra il fornitore e il funzionario il quale, interagendo con il privato, consente l’esecuzione delle opere o delle forniture in assenza di una determina di spesa. 

Il geom. De Pascali svolgeva le mansioni di responsabile della pubblica manutenzione. Egli dunque era tenuto a conoscere le regole che governano l’assunzione di impegni di spesa da parte dell’ente locale e quindi anche che, contestualmente all’ordinazione della prestazione, deve essere comunicato all’appaltatore o al fornitore gli estremi della relativa copertura finanziaria. Né l’appellante ha mai allegato di avere sollevato riserve sull’esecuzione dei lavori in questione o di essersi anche indirettamente opposto. Anzi è piuttosto vero il contrario. Egli era consapevole della irregolarità contabile ma supponeva che la stessa potesse essere sanata a posteriori, come emerge dalle sue dichiarazioni testimoniali.

Anche la censura sul rigetto della domanda di manleva non merita accoglimento, L’appellante non ha chiarito il titolo contrattuale o extracontrattuale in base al quale il sindaco Guido Colombo avrebbe assunto una posizione di garanzia nei confronti del De Pascali di cui la Corte rileva l’insussistenza. 

Il punto definitivo 

Nel procedimento Guido Colombo è stato assistito dagli avvocati Sonia Bof e Piero Cesare Iametti. Che dichiarano: «La sentenza mette un punto definitivo all’annosa vicenda di Fatturopoli, scagionando completamente il sindaco Guido Colombo, per la seconda volta, da ogni responsabilità contrattuale messa in atto dall’allora Responsabile dell’Ufficio manutenzione dell’UTC del Comune di Somma Lombardo». 

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