Fatturopoli, un’altra vittoria in tribunale per l’ex sindaco di Somma Colombo

Fatturopoli sindaco Somma Colombo

SOMMA LOMBARDO – Fatturopoli, segna l’ennesima vittoria davanti al giudice l’ex sindaco di Somma Lombardo Guido Colombo. La terza sezione civile del tribunale di Busto Arsizio ha rigettato la richiesta danni avanzata da una delle imprese che dieci anni fa lavorò per il Comune senza ricevere il relativo compenso.

Fatturopoli a Somma

Fatturopoli è il nome che venne dato al caso relativo a quei presunti 320mila euro di lavori effettuati tra il 2007 e il 2009 da alcune imprese per conto del Comune ma mai pagati perché realizzati in assenza delle relative determine. Un caso che sembrava essersi definitivamente sgonfiato nel 2017 quando il tribunale, a ormai sette anni di distanza dai fatti contestati, in secondo grado di giudizio diede ragione al Comune nei confronti dell’unica impresa che fece causa per quelle opere edili e di tinteggiatura effettuate senza uno straccio di determina e, dunque, mai saldate perché di fatto inesistenti sotto il profilo amministrativo. A quel punto l’impresa ha deciso di chiedere 13mila euro di danni personalmente al sindaco di allora, Guido Colombo, e al geometra Antonio De Pascali, dipendente all’Ufficio Tecnico del Comune prima di essere trasferito alla municipalizzata Spes.

Condannato il dirigente

Il giudice ora ha condannato De Pascali al risarcimento di 13.800 euro più oltre 4mila euro di spese legali nei confronti dell’impresa. A sua volta la parte ricorrente dovrà però rifondere a Colombo, assistito dallo studio Iametti Martignoni Bof, 6400 euro di spese di lite in quanto l’ex sindaco è stato ritenuto non responsabile di Fatturopoli. «La gestione amministrativa, finanziaria e tecnica degli enti locali – si legge in un passaggio chiave della sentenza – è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Il ruolo ricoperto da Colombo non imponeva perciò solo allo stesso di intervenire per ostacolare l’affidamento dei lavori in esame, non essendo configurabile, in capo allo stesso, un obbligo di vigilanza».

Vittoria politica e personale

Per Colombo si tratta dunque di una vittoria non soltanto personale ma anche politica, seppur a posteriori. Il caso Fatturopoli, sollevato all’epoca dei fatti dal Pd e Insieme per Difendere Somma, fece traballare la sua giunta sostenuta da Forza Italia e Lega Nord, tanto che venne persino istituita una commissione d’inchiesta per fare luce su quei circa 320mila euro di lavori eseguiti senza le determine e le relative coperture di spesa. «Quella commissione è stata soltanto una gran buffonata», tuonò anni fa l’ex primo cittadino scagliandosi contro le opposizioni di allora. Il tempo gli ha dato ragione.

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