Somma celebra Sant’Agnese. Don Mascetti: «Viviamo da pellegrini coraggiosi»

Somma Lombardo Sant’Agnese

SOMMA LOMBARDO – E’ un invito a vivere protesi verso il futuro, a riprenderci il significato del tempo e il valore delle relazioni il tradizionale messaggio alla città che il prevosto don Basilio Mascetti ha letto oggi 18 gennaio durante la messa solenne per i festeggiamenti di Sant’Agnese, patrona di Somma Lombardo.

La Passera e la bandiera

Accesa la Passera sul sagrato, in ricordo del martirio di Sant’Agnese, l’amministrazione comunale ha consegnato l’Agnesino d’argento (la massima onorificenza cittadina) a don Franco Gallivanone, guida spirituale della comunità sommese fino al 2016, e ha esposto per la prima volta dal balcone del municipio la nuova bandiera della città.
Subito dopo in basilica è stato il momento della riflessione. E il decano ha deciso di partire dalla riflessione di un grande sociologo, da poco scomparso, che definiva la condizione dell’uomo post-moderno usando la metafora del “turista”.

Non viviamo da turisti

«Forse anche noi, pur senza accorgercene, viviamo come fossimo turisti», ha detto don Basilio. «Perdendoci nell’ambiente che ci circonda, stando di fronte al mondo come davanti ad un oggetto producibile. In questo modo, però, smarriamo il senso della continuità del tempo, acceleriamo le ore e ne perdiamo la durata, riducendo il futuro al vuoto prolungamento del presente. Si potrebbe osservare, a questo punto, che altri sono oggi i motivi della perdita del futuro: l’incertezza per il domani, la mancanza di sicurezza del lavoro, la fluidità delle relazioni tra le persone con in testa la crisi delle famiglie e molto altro ancora. Tempi difficili i nostri, segnati da tante preoccupazioni. Coloro che hanno vissuto prima di noi, in tempi altrettanto difficili, non mancavano di futuro, perché vivevano agganciati al passato e pieni di tensione verso il nuovo che era tutto nelle loro mani. Bastava perciò attrezzarsi e ricominciare con fiducia accresciuta».

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Benvenuto futuro

Alimentare lo spirito missionario, far crescere la spiritualità dell’unità e favorire una cultura della carità sono secondo il sacerdote le azioni da compiere per dare il benvenuto al futuro, tema scelto per la patronale 2020. «Piuttosto che continuare a essere dei turisti in preda al desiderio smanioso di catturare il mondo – ha continuato il prevosto durante l’omelia – possiamo allora impegnarci a essere dei pellegrini coraggiosi, verso una meta solo intravista che il Signore ha preparato per noi; abbracciando la realtà e amandola così com’è, ma desiderandola come dovrebbe essere».   Don Basilio ha concluso il suo messaggio alla città con una forte espressione del Cardinal Newman: «Non aver paura che la vita possa finire; abbi invece paura che non cominci mai davvero».

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Somma Lombardo Sant’Agnese – MALPENSA24