Con i soldi del Recovery Fund si riaccende il sogno tangenziale a Somma Lombardo

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MALPENSA – Tra aiuti a fondo perduto e prestiti, l’Italia riceverà dal Recovery Fund circa 209 miliardi di euro. Un mare di soldi che, attorno a Malpensa, vivono come l’occasione giusta per trovare finalmente – dopo 48 anni – le risorse per realizzare la tangenziale di Somma Lombardo e l’allargamento di via Giusti. Una concreta speranza per il sindaco Stefano Bellaria che si traduce in un piano d’azione per il senatore Alessandro Alfieri (Pd). La strategia – che vede il parlamentare dem come portavoce delle istanze del territorio a Roma – è stata illustrata questa mattina 17 settembre nella sala giunta di Palazzo Viani Visconti.

Il Patto aeroportuale

Il piano di ripresa, che dovrà essere presentato a Bruxelles in una prima bozza a metà ottobre, avrà un passaggio in Parlamento entro la fine di settembre. Sarà in quel momento che il gruppo del Pd al Senato entrerà in azione per colmare quello che oggi è un vuoto nel cluster dedicato alle Infrastrutture per la mobilità. C’è l’alta velocità e lo sviluppo della rete stradale, dei ponti, dei viadotti e dei porti. Ma non degli aeroporti. «Noi siamo pronti a chiedere l’inserimento della politica di sviluppo dei sistemi aeroportuali nelle linee guida iniziali del Recovery Fund – annuncia Alfieri – ma chiediamo alle società di gestione, e a Sea nello specifico per quanto riguarda Malpensa, di fare investimenti green. E’ una sorta di patto: noi mettiamo al centro il tema di sviluppo degli aeroporti perché sono una porta per l’estero e per l’internazionalizzazione delle nostre imprese, mentre loro si impegnano ad abbassare l’impatto ambientale con un’attenzione particolare alle compensazioni. Che devono avanzare insieme ai progetti e non dopo, come troppo spesso accade».

Il sogno tangenziale

Attrarre fondi per le infrastrutture e la mobilità di Malpensa significa inevitabilmente puntare sull’allargamento di via Giusti e subito dopo sulla tangenziale di Somma, un’opera presentata per la prima volta nel 1972, definita da Regione Lombardia come prioritaria in vista dell’apertura del Terminal 1 22 anni fa, ma mai realizzata. «Il Recovery Fund può essere l’occasione – dice Bellaria – e noi ci vogliamo provare fino in fondo. Arriveranno decine di miliardi dall’Europa anche per realizzare le infrastrutture. Noi la tangenziale la aspettiamo da 48 anni e questa è un’occasione che non possiamo perdere per rendere compatibile la presenza dell’aeroporto con la qualità di vita di chi ci vive attorno».

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