MALPENSA – «A Malpensa il sistema dei tamponi funziona benissimo e velocemente. Ma il problema è che bisogna aspettare tre o quattro giorni prima di avere gli esiti», denuncia Alessandro Alfieri. Oggi, lunedì 31 agosto, il senatore del Partito democratico si è recato in aeroporto a Malpensa per verificare le procedure di controllo sanitario. Durante il sopralluogo ha chiesto che vengano adottati i test rapidi anche allo scalo varesino, così come già accade a Fiumicino, soprattutto in vista della riapertura dei voli intercontinentali. Non è una questione di dualismo, ma la necessità di uniformare le procedure per aiutare il trasporto aereo a ripartire in sicurezza. «E il tempo è il tema chiave».
Tamponi veloci, ma risultati lenti
Un sistema che indubbiamente funziona, quello dei tamponi a Malpensa. «I test vengono infatti condotti con precisione e velocità», sottolinea Alfieri riconoscendo la professionalità degli operatori presenti in aeroporto. Ma una volta tornati a casa, i passeggeri devono attendere giorni prima di avere l’esito perché i tempi dei laboratori sono lunghi. «Si crea un collo di bottiglia e il risultato – spiega Alfieri – è che le persone sono costrette a rimanere isolate in casa e le autorità non possono controllare che ciò avvenga». Inoltre, il disagio già oggi evidente è destinato ad aumentare con l’incremento dei passeggeri e con la speranza di un rapido rilancio del traffico intercontinentale. «Dobbiamo prepararci alla ripresa totale degli aeroporti e abbiamo bisogno di un sistema veloce ed efficace, così da salvaguardare la salute di tutti. Ecco perché servono dei test rapidi, in modo da individuare immediatamente chi è positivo e permettere agli altri di transitare. A Fiumicino funziona già così», puntualizza il senatore.
Test rapidi in tutta Italia
Che poi però si allontana da ogni tipo di paragone. «Non vogliamo fare polemica, né confronti tra Lazio e Lombardia. Mi sembra però evidente che sia necessario un cambiamento per ridurre i tempi di attesa e rendere il processo più efficiente. L’Italia ha proposto in sede europea di fare dei controlli a tappeto sui passeggeri in accordo di reciprocità con Francia, Spagna e Germania». L’obiettivo è evidente: «Quando si riapriranno i voli intercontinentali, il nostro Paese sarà pronto per fare tamponi a tutti coloro che arrivano dall’estero». Certo, bisogna essere pronti. «Ecco perché chiediamo che venga adottata un’unica linea. E, a nostro avviso, quella dei test rapidi è la via giusta», conclude Alfieri.
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