SOMMA LOMBARDO – Dopo anni Somma Lombardo può tornare a sperare nella rinascita di uno degli angoli più belli della città. Lo dicono le immagini. Per la prima volta vengono mostrati i rendering delle future Fattorie Visconti, che svelano come verrà trasformato uno dei simboli della storia sommese. Al centro di discussioni, prese di posizione che hanno unito e che hanno creato scontri, fino ai lunghi passaggi burocratici che hanno dilatato tempi già lunghi. Ora arriva una svolta, un primo passo in avanti con l’obiettivo di intercettare fondi di un bando statale per la rigenerazione urbana. Questo l’obiettivo contenuto nella delibera approvata durante l’ultima seduta di giunta.
Il nuovo e la tradizione
Il nuovo e la tradizione si uniscono in un processo che porta a riconsegnare un luogo di socialità ai cittadini, proprio come il sindaco Stefano Bellaria ha sempre ribadito. Il primo, dove le linee moderne svelano un progetto che vuole tenere il passo del tempo in costante evoluzione. Il secondo, dove il legame con il passato non può assolutamente finire in secondo piano, ma mantenere il gusto medievale che contraddistingue una delle strutture più amate in città. Un piano che ricorda la riqualificazione della Cascina Merlata, edificio del Seicento recuperato in occasione di Expo 2015.
Gli obiettivi
L’intervento si inserisce in una serie di azioni di riqualificazione della struttura, «che vanno dal
consolidamento al recupero delle funzionalità», si legge nella relazione tecnica. In particolare, verrà recuperato il piano terra che, secondo le intenzioni, andrà a ospitare «gli uffici di Spes e spazi commerciali e terziari di varie dimensioni». Ma anche zone di ristoro, «con una caffetteria a servizio del centro storico, nell’area del Castello Visconti di San Vito, e degli eventi che si terranno all’interno delle Fattorie». A questo si aggiunge anche una «sala conferenze ad uso civico e per l’organizzazione di eventi». Insomma, il piano punta a creare «una sorta di piazza del paese».
Ad avere un ruolo chiave è «la necessità di ridurre il degrado comportato dallo stato di abbandono nel quale versano le cascine, con situazioni di crollo e di pericolo per l’incolumità pubblica», riporta il documento. Obiettivo del progetto, infatti, è appunto «riportare la centralità delle Fattorie come luogo di aggregazione e luogo dove ospitare eventi». E la possibilità di inserire funzioni pubbliche «dà valore all’azione di ricucitura del tessuto urbano, nelle quali le Fattorie da anni non rivestono nessun
ruolo».
Gli interventi
Nel dettaglio, sono diversi gli interventi. Come «il recupero o la sostituzione degli elementi costruttivi originari deteriorati con altri di forma, natura e tecnica costruttiva uguali o analoghi». Ma anche «il recupero della struttura originale e tutti i caratteri planivolumetrici, architettonici, strutturali e decorativi». Il tutto per «valorizzare gli elementi di interesse artistico o storico». Lo stesso vale per la «rimozione di alterazioni morfologiche avulse dal contesto e che degradano l’immobile». Fino all’inserimento di «impianti e servizi necessari a sopperire alle principali carenze funzionali» e al «recupero della fruibilità del parco». Tutti procedimenti che guardano alla creazione di «una combinazione di poli attrattori nel centro storico, con nuove funzioni per migliorare la vivibilità dello spazio urbano e permettere la fruizione dei parchi cittadini». E ancora: «Creare possibilità economiche a sostegno delle attività di vicinato, guardando anche alla creazione di un’ospitalità supportata dalla vicinanza dell’aeroporto».