Frank Gramuglia a Gallarate: «Lavorate voi. Io guadagno restando sul divano»

Gallarate frank gramuglia libro

GALLARATE – Cinico, irriverente, spietato. Ma sopratutto coinvolgente. A giudicare dai follower che lo seguono su Tik Tok e Instagram (oltre un milione), con il suo umorismo Frank Gramuglia ha trovato la chiave per sintonizzarsi con loro. Disilluso, amareggiato, immobile sul proprio divano di casa mentre attorno viaggiano a mille e sembrano aver capito tutto dalla vita. Proprio come Federico, trentenne con una vita insoddisfacente, un lavoro che odia, pochi soldi, sesso occasionale più o meno scadente e una storia d’amore complicata. E’ lui il protagonista di “Lavorate voi”, romanzo edito da Mondadori che l’influencer di Milano presenterà mercoledì sera, 4 maggio, nella sala Arazzi al Maga di Gallarate nell’ambito della rassegna “Serate d’autore”.  

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Frank Gramuglia, di cosa parla il suo romanzo? 
E’ la vita di quello che potrebbe benissimo essere il mio alter ego, una persona che sta vivendo una grande frustrazione lavorativa e semplicemente non ha voglia di fare niente.

Il titolo, “Lavorate voi”, si inserisce perfettamente nel dibattito nazionale sulla poca voglia dei ragazzi di oggi di lavorare e fare sacrifici. Lei da che parte sta? 
Il problema va inquadrato analizzando le due facce della stessa medaglia. Spesso, purtroppo, i datori di lavoro si trovano nelle condizioni di sottopagare i propri collaboratori perché altrimenti non ci stanno dentro con le spese. E così, dall’altro lato, uno ci pensa mille volte prima di annientarsi la vita per mille euro al mese con turni spezzati e condizioni spesso umilianti. 

Prima di diventare influencer cosa faceva?
Lavoravo in un hotel. II Covid ha inevitabilmente bloccato il settore e quando è scaduto il contratto a maggio 2020 mi hanno lasciato a casa. Così per promuovere il mio primo libro ho cominciato in casa a fare i primi video e, grazie a Dio, hanno funzionato. 

A quando il salto dal web alla tv, passaggio ancora obbligato per la vera popolarità? 
Se riesco a guadagnare da casa preferisco. Mi è stato proposto di partecipare a Comedy Central e all’Isola dei famosi, ma non ne vale la pena. Sopratutto vorrebbe dire lavorare. Accetterei soltanto davanti a una proposta interessantissima. Così, se posso, rimango a casa. Già mi girano dover venire a Gallarate. 

Com’è nata l’amicizia con il sindaco Andrea Cassani?  
Lui mi scrisse quasi due anni fa. Era all’incirca Natale del 2020 e mi chiese di venire a presentare il mio primo libro. Non se ne fece nulla ma siamo rimasti in contatto fino a qualche settimana fa, quando gli ho scroccato una cena e lui mi ha strappato la promessa di venire a Gallarate con questo secondo lavoro. 

Si guadagna tanto a stare sui social tutto il giorno? 
Sicuramente si guadagna di più di andare a lavorare. O meglio, di certo guadagno di più oggi di quando lavoravo.

La sua laurea in Scienze politiche dunque non è servita a nulla? 
Non è servita, ma è servita. Avere a che fare con quei professori e con i loro discorsi, gente che ai propri studi ha dedicato una vita, ti apre il cervello. Ma la verità e che sono diplomato come perito informatico e non so usare il computer e sono laureato in Scienze politiche ma non so nulla di politica. Pensare che l’ho scelta soltanto perché non c’era matematica e mi sono ritrovato a fare gli esami di Statistica ed Economia. 

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