Defibrillatore a Soragana: è il settimo in città. Somma sempre più cardioprotetta

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SOMMA LOMBARDO – Somma Lombardo città sempre più cardioprotetta: salgono a sette i defibrillatori presenti sul territorio comunale. Un record di tutto rispetto se si considera, come è drammaticamente emerso giovedì 6 febbraio quando un tassista ha perso la vita per arresto cardiaco, che l’aeroporto di Malpensa, al contrario, non è dotato di nessuna di queste apparecchiature salvavita. 

Coperte anche le frazioni

A Somma, invece, Spes srl , in collaborazione con il Comune, prosegue nel suo obiettivo di promuovere  un quadro di azioni e indicazioni strategiche finalizzate a migliorare la salute,  il benessere e la prevenzione primaria e secondaria all’interno della società. E’ uno degli obiettivi ai quali l’amministratore delegato della società Massimiliano Albini tiene maggiormente. In questo solco è stato quindi posizionato un defibrillatore semiautomatico all’esterno della farmacia comunale di via Soragana, nel cuore della zona commerciale della città, uno dei luoghi più frequentati di Somma.
Un percorso, quello condiviso dall’amministrazione, partito anni fa con la posa del primo totem in municipio. Via via i defibrillatori sono stati quindi posizionati nel polo scolastico di via Marconi,  alle Rodari (struttura che al pomeriggio ospita anche diverse attività sportive dilettantistiche), nonché nelle scuole elementari delle due frazioni di Somma e nella casa di riposo Bellini.

Conferenza il 25 febbraio

Ora Spes sceglie Soragana. Ma il progetto non si ferma qui. Martedì 25 febbraio alle 20.30 la sala polivalente della biblioteca comunale ospiterà la conferenza serale di presentazione del progetto “Somma Lombardo Paese Cardioprotetto”. Interverranno Guido Garzena, direttore AAT 118 Varese,  e Michele Aspesi, responsabile della formazione del Comitato Cri di Gallarate. E’ un appuntamento aperto alla popolazione con l’obiettivo principale di far acquisire gli strumenti conoscitivi e metodologici e le capacità necessarie per prevenire il danno anossico cerebrale e riconoscere in un paziente adulto lo stato d’incoscienza, di arresto respiratorio e di assenza di polso in una condizione di assoluta sicurezza per se stesso, per la persona soccorsa e per gli astanti. Per evitare queste gravissime conseguenze occorre ottimizzare i tempi di intervento, uniformare ed ordinare le valutazioni da effettuare e le azioni da compiere nell’ambito della cosiddetta catena della sopravvivenza.

Formazione e corsi per i cittadini

Durante la serata verrà presentato il progetto (ideato da Sonia Bellinzoni, responsabile del Settore Prevenzione e Promozione della Salute di Spes) che comprende corsi gratuiti a numero chiuso per la popolazione laica. E’ un percorso di formazione della durata di 5 ore composto da una parte teorica e da esercitazioni pratiche. I partecipanti, suddivisi in gruppi, metteranno in pratica quanto appreso nella lezione teorica, esercitandosi all’uso del defibrillatore su manichini. Sarà organizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana di Gallarate che fornirà istruttori preparati e qualificati. Lo scopo è favorire e disciplinare la dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, regolando il collegamento e l’interazione con la rete dell’emergenza territoriale e promuovendo campagne di informazione e sensibilizzazione sull’importanza di tale strumento.

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