Somma, «non c’è solo Volandia dietro alle dimissioni di Ceriani»

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SOMMA LOMBARDO – L’ampliamento di Volandia «è una scusa», o quantomeno la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dietro alle dimissioni di Ilaria Ceriani (Pd), ormai ex assessore all’Urbanistica della giunta Bellaria, c’è molto di più. Lo rivela la capogruppo Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia) durante la conferenza stampa convocata insieme al portavoce di Siamo Somma Giancarlo Norcini: «Ceriani se n’è andata perché in giunta non le hanno fatto passare il Piano urbano del traffico. E grazie a Dio non hanno voluto approvare quell’assurdo progetto».

La (mancata) rivoluzione del traffico

Il Piano urbano del traffico, promesso a inizio mandato dal centrosinistra, è uno studio organico e scientifico fatto da professionisti che – basandosi su dati oggettivi – ridisegnano la viabilità cittadina. Il Put presentato da Ceriani in giunta, a ormai a un anno dal voto e dunque con tempi ristrettissimi per pensare di poterlo poi mettere in pratica, conteneva alcune soluzioni che gli alleati di coalizione hanno definito inaccettabili e dunque invotabili. Il Sempione a senso unico e il doppio senso unico in direzioni opposte di fronte ai carabinieri sono soltanto un esempio. Secondo Scidurlo l’esecutivo Bellaria avrebbe dunque accantonato il Put, di fatto disconoscendo il lavoro fatto da Ceriani negli ultimi due anni e condannando Somma a tenersi la viabilità così com’è.

Vige il Pgt Bilardo

Identico il discorso per l’Urbanistica sommese: dopo cinque anni di centrosinistra lo sviluppo della città continuerà a essere governato dal Pgt che porta la firma di Alberto Bilardo (Forza Italia), rimasto in carica fino alla primavera del 2015. Della Variante Ceriani, infatti, si sono perse le tracce e – anche in questo caso – ormai non c’erano più i tempi tecnici per arrivare all’approvazione entro la scadenza di mandato. Lo sottolinea Giancarlo Norcini: «Un assessore che ad un anno dalle elezioni non ha nemmeno messo mano al Pgt, per non parlare del commercio cittadino, vuol dire che ha delle mancanze». Ecco perché Fratelli d’Italia e Siamo Somma non credono all’assessore dem che, venerdì in tarda serata, ha rotto il silenzio con una nota inviata a Varesenews, indicando il caso Volandia come la causa della sua uscita di scena dalla politica sommese.

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