Partono i lavori sulla Sp26, la provinciale della morte che collega Albizzate a Sumirago

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ALBIZZATE – La provinciale della morte. Così viene chiamata la Sp26, meglio nota come via De Gasperi, il lungo rettilineo che collega Albizzate a Sumirago. Finalmente sono partiti i lavori per la messa in sicurezza, 50mila euro di investimento comunale come prima risposta per evitare nuove croci sull’asfalto.

Troppi mazzi di fiori

Da anni Giuseppe Tonani e Gabriele Lodi Pasini sono i portavoce di una battaglia che coinvolge oltre 70 famiglie. Davanti alle loro case ogni giorno transitano più di 5mila veicoli, e sebbene il limite di velocità sia di 70 chilometri orari, ci sono auto e moto che superano senza nemmeno metterci troppo impegno i 140 all’ora. Si tratta di un lungo rettilineo, perlopiù in discesa, che invoglia a spingere il piede sull’acceleratore. Il risultato è che i residenti hanno paura anche soltanto a mettere il naso fuori dal cancello, mentre la strada si sta riempiendo di mazzi di fiori. L’ultimo incidente mortale risale al 16 aprile del 2014, quando a perdere la vita fu un motociclista di Sumirago, Franco Rampazzo. Ieri Giuseppe Tonani e Gabriele Lodi Pasini sono stati convocati dall’amministrazione comunale per spiegare loro il progetto esecutivo varato dalla giunta di Mirko Zorzo. «Sappiamo che non risolverà tutti i problemi, ma è un primo passo», ammette il sindaco.

Il cambio di passo

provinciale morte albizzate 2Il progetto presentato dall’assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Rizzi, prevede all’altezza dei tre incroci più pericolosi la realizzazione di marciapiedi, percorsi pedonali protetti, bande sonore per evitare il superamento della linea di mezzeria,  due penisole spartitraffico e la risagomatura dell’ingresso su via Carabelli. Interventi richiesti da tempo, ma da sempre respinti perché ritenuti di competenza della Provincia. «Un plauso a questa amministrazione che, evitando il classico scaricabarile tra enti, si è data da fare perché ha ritenuto rilevante un problema che, con una dettagliata relazione, evidenziammo già nel 2013», commenta Tonani. «La precedente amministrazione (la giunta di centrosinistra guidata da Francesco Sommaruga, ndr) addirittura lo ignorava il problema», aggiunge Lodi Pasini. «Avevano anche promesso dei controlli della velocità mai avvenuti. Controlli che torniamo a sollecitare ora, perché questo intervento è soltanto un primo passo».

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