Spari in municipio, cinque anni dopo Cardano non dimentica

spari municipio cardano

CARDANO AL CAMPO  – «Saremo qui tutti i 2 luglio, puntuali alle 9.45, noi e chiunque prenderà in mano il nostro testimone». Lo disse cinque anni fa Angelo Bellora. E con la stessa commozione di allora, il sindaco di Cardano al Campo ha tenuto questa mattina il discorso ufficiale della cerimonia dell’ammainabandiera per non dimenticare il tragico attentato in municipio che sconvolse la città e che venti giorni più tardi avrebbero portato via Laura Prati per sempre. Era il 2 luglio del 2013, una data che per tanti amministratori della provincia, i dipendenti comunali, amici della sindaca e cittadini comuni diventa ogni anno l’occasione per ritrovarsi, riflettere, ricordare.

Il dolore nel cuore

Tra i presenti, uniti nel dolore accanto alla famiglia della sindaca uccisa, c’era anche il presidente dell’associazione culturale Laura Prati, la senatrice bustocca Erica d’Adda («Laura era una donna partigiana che oggi sarebbe qui a lottare per portare avanti i valori dell’inclusione che vengono messi in discussione») e naturalmente l’allora vicesindaco Costantino Iametti. Lui, che all’iniziò sembrava il più grave tra i due, tanto da essere trasportato in elicottero a Varese per essere operato d’urgenza all’addome, oggi si è ristabilito completamente a livello fisico. Ma il dolore non è in pancia, è nel cuore. «Lo so soltanto io cosa prova», diceva la moglie Amabile, sempre al suo fianco. Iametti ha trovato la forza per continuare – oggi è presidente del consiglio comunale –  nonostante ancora cinque anni dopo parlare della sua sindaca al passato faccia più male dei due proiettili che lo hanno colpito in pancia e a una gamba e del terzo che lo ha sfiorato alla testa, salvandolo per una questione di millimetri da una morte certa.

Laura un esempio di integrazione

Secondo Bellora, Laura Prati «è e resta un esempio». Se fosse ancora viva, «oggi sarebbe impegnata a contrastare la paura, la diffidenza e la tendenza a respingere ciò che non conosciamo. Vanno bene le regole, ma è dovere di ciascun amministratore essere aperto a chiunque venga da noi a chiedere un aiuto». Non a caso in città è nata l’associazione “Immigrati di Cardano al Campo per Laura Prati” impegnata a raccogliere fondi per la costruzione di una scuola in Bangladesh. Organizzano cene e visite guidate. Sabato, per esempio, saranno a Trieste. «Se vogliamo integrarci, conoscere la cultura italiana è fondamentale», rimarca uno dei referenti, Shaju Sha.

spari municipio cardano – MALPENSA24