BUSTO ARSIZIO – Un artista guidato da forze misteriose, che agiscono in modo imprevedibile: ad andare in scena ne “Il sonno della ragione”, personale di Rosaldo Mariani, saranno figure cosmiche che provengono dall’io più profondo. La mostra allo Spazio Farioli di Busto Arsizio, accompagnata da un catalogo delle opere esposte con il commento critico della curatrice Lara Scandroglio, sarà inaugurata sabato 9 novembre alle 17.30 e proseguirà fino a domenica 24 (con apertura al pubblico dal giovedì al sabato dalle 16.30 alle 19, alla domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19).
Arte surreale e dissacrante
L’esposizione presenterà un ciclo di recenti lavori nei quali l’artista, come scrive Lara Scandroglio nella presentazione a catalogo, “è guidato da forze misteriose che agiscono in modo imprevedibile. Le opere di Rosaldo manifestano l’intenzione di comunicare un qualcosa che va oltre ciò che possiamo percepire con i sensi. Popolano i suoi lavori figure cosmiche che provengono dall’io più profondo, spesso angoscianti e sofferenti che arrivano dal passato, dai ricordi, dal pensiero. La sua arte, surreale e dissacrante, è qualcosa di unico. Pensiero, fantasia e tormenti lavorano insieme guidati da una spinta potente e invasiva”.
Negli anni Sessanta i primi bozzetti
Rosaldo Mariani è nato il 15 novembre 1944 a Fagnano Olona, luogo dove vive e lavora attualmente. Ha frequentato il corso biennale di disegno della scuola professionale del paese conseguendo nel 1962 il relativo attestato. Studente lavoratore, nel 1972 ha ottenuto il diploma di maturità tecnica di perito industriale capotecnico all’istituto “Cipriani Facchinetti” di Busto Arsizio, con sede in Castellanza. È del 1965 l’attestato di frequenza e profitto nel corso triennale di vetrinista all’Istituto Manzoni di Gallarate, periodo in cui ha iniziato a dipingere i primi bozzetti, poi sviluppati per realizzare prevalentemente vetrine di negozi.
Ha partecipato a numerose estemporanee e collettive organizzate in provincia e a Milano; tra le recenti personali ha esposto a Busto, alla Fondazione Bandera per l’Arte e al Santuario di Santa Maria, e a Legnano, al Centro Culturale San Magno.