Speroni da Giletti difende i vitalizi: «Io me la cavo. Ma ex parlamentari discriminati»

BUSTO ARSIZIO – Per parlare di vitalizi il segretario della Lega di Busto Francesco Enrico Speroni non resta in silenzio stampa. Anzi. «Un privilegio? No, è una pensione» ha dichiarato l’ex ministro di fronte alle telecamere di “Non è l’arena″, la trasmissione di La7 condotta da Massimo Giletti che ieri, 23 maggio, ha acceso i riflettori sulla decisione del Senato di ripristinare l’assegno anche ai condannati in via definitiva, tra cui l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni. «Lavoravo come tecnico di volo e i miei colleghi non si sono visti tagliare la pensione» sottolinea Speroni rivendicando di essere tra i parlamentari che hanno fatto ricorso contro la decurtazione dei vitalizi agli ex parlamentari decisa nel 2018. «A quest’ora prenderei una pensione più alta se avessi continuato a fare il mio lavoro».

L’INTERVISTA INTEGRALE

L’intervista

«Il silenzio stampa? Vale solo per le questioni locali» chiarisce il segretario cittadino in uscita della Lega di Busto Francesco Speroni, dopo che il talk show di Giletti lo ha riportato in prima serata su una Tv nazionale. Intervistato (all’esterno dell’aeroporto di Venegono) sul caso dei vitalizi, visto che è tra gli ex parlamentari che si sono opposti al taglio stabilito dagli uffici di presidenza di Camera e Senato. «L’unico ricalcolo della pensione è stato fatto a noi – ha spiegato il leghista bustocco – è un privilegio al rovescio. Ma se tutte le pensioni venissero ricalcolate con il sistema della Camera e del Senato quasi tutti se la vedrebbero tagliata». Il 90%, precisa a Malpensa24. «La motivazione del taglio era che avevamo preso di più di quello che ci spettava, che però vale per il 90% dei trattamenti. Quasi tutte le pensioni retributive non hanno corrispondenza tra pensione e versamenti contributivi, ma solo agli ex parlamentari è stata tagliata».

I conti in tasca

Una discriminazione? «In linea di principio è così» sottolinea Speroni. Che oggi riceve come vitalizio per i sette anni trascorsi al Senato (in tre legislature, tra il ’92 e il ’99) «2400 lordi al mese, prima erano 4000». A cui aggiunge però la pensione da tecnico di volo e il vitalizio da europarlamentare, in tutto almeno altri 3500 euro stando ad una quantificazione di qualche anno fa. «Non ho fatto solo il parlamentare, qualche risparmio ce l’ho da parte e non ho un tenore di vita molto dispendioso – ha spiegato l’esponente leghista all’inviata di La7 – più o meno me la cavo. Ma i miei colleghi di lavoro, comandanti e piloti, non hanno subito nessun taglio alla pensione». Così Speroni attende l’esito del ricorso sul taglio, per capire se potrà tornare ad ottenere il vitalizio da senatore per intero. «Mi auguro che la decisione non sia politica ma giuridica. Abbiamo già vinto in primo grado, aspettiamo l’appello».

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