Sport Management sotto shock, Luongo del sospetto sulle Final Six Scudetto

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BUSTO ARSIZIO – Dalla gioia per essersi laureato capocannoniere del massimo campionato di serie A1 maschile di pallanuoto, allo sgomento per essere stato sospeso per illecito disciplinare dal Tribunale Federale proprio alla vigilia delle Final Six Scudetto, in programma da giovedì a sabato a Trieste. Nel giro di poche ore il capitano della Sport Management Stefano Luongo, che in occasione della semifinale di Coppa Italia persa a marzo fra le polemiche con Brescia aveva palesato sulla pagina personale di facebook il proprio disappunto nei confronti della direzione di gara, si è visto letteralmente cadere il mondo addosso, con una sanzione shock: shock per la gravità delle possibili e penalizzanti conseguenze sul risultato sportivo di Busto, e shock soprattutto per le assurde tempistiche del provvedimento, tali da far nascere più di un interrogativo (per qualcuno persino un sospetto…) e tali da alimentare un vespaio di polemiche.

 Il post incriminato

Nonostante la squadra venga ripetutamente presa di mira da direttori di gara incapaci e non all’altezza di dirigere partite di una certa levatura …. definisco alcuni direttori di gara incapaci e poco sensibili perché penso e spero che nessuno faccia certi errori in malafede. L’inadeguatezza di queste persone è una mancanza di rispetto nei confronti di tutte le squadre, atleti ed allenatori…”

La sanzione

Il Tribunale Federale, sezione I, in funzione di Commissione Disciplinare, decide di comminare al Sig. Stefano Luongo la sanzione della sospensione da ogni incarico federale e sociale per giorni quindici (15) da scontare dal momento della comunicazione, in quanto ricorre a carico del soggetto deferito l’illecito disciplinare contestato dalla Procura Federale (dichiarazioni ritenute lesive della classe arbitrale della FIN, in quanto vanno oltre i parametri della correttezza e continenza e sono lesive dell’onore e la reputazione dei tesserati Fin e della reputazione della stessa Federazione).

Il comunicato della società

Per provare a salvare il salvabile, la società gialloblù inizialmente ha preferito trincerarsi in un silenzio assordante (sul comunicato per le Final Six, la Sport Management ha letteralmente omesso il caso Luongo, così come aveva fatto per il deferimento), evitando reazioni di pancia nella speranza di riavere a disposizione Luongo attraverso un ricorso lampo: magari non per la gara dei quarti di giovedì (ore 18) contro l’AS Roma, ma quantomeno per la probabile semifinale di venerdì (ore 18.45) contro i Campioni d’Italia in carica della Pro Recco.

In tarda serata però il comunicato della Sport Management non si è fatto attendere: tale sentenza è arrivata con inspiegabile ritardo da parte degli organi di giustizia federale e proprio prima dell’avvio delle Final Six, manifestazione che da giovedì a Trieste assegnerà lo scudetto del massimo campionato italiano di pallanuoto maschile per la stagione 2018-19. L’ufficio legale della nostra società ha presentato pertanto ricorso d’urgenza nella speranza che la sentenza venga congelata e che il nostro tesserato possa essere regolarmente in vasca per la partita contro la Roma Nuoto, nel match valido per i quarti di finale del campionato italiano. Il Banco BPM Sport Management si ritiene parte gravemente lesa in questa vicenda e si augura che la sospensione del giocatore sia congelata permettendo così alla nostra squadra di poter schierare in vasca Stefano Luongo. Visto quanto accaduto la società sta valutando, per il futuro, se sia il caso di proseguire a investire nella pallanuoto”.

Sport Management Luongo Final Six – MALPENSA 24