di Gian Franco Bottini
Solo pochi giorni fa, da queste stesse pagine, abbiamo lanciato un grido di allarme sulla necessità di ridare rapidamente fiato alla Provincia, come unico organo intermedio in grado di sopperire ad alcune importanti e pratiche esigenza del territorio, per la sua vicinanza ai nostri Comuni e per la conoscenza dei loro problemi . Ci riferivamo alle scuole, alle strade, ai trasporti e quant’altro fa parte della quotidianità.
Ci eravamo così espressi avendo verificato che, nel “contratto” dell’allora probabile nascente Governo, delle Province non si citava nemmeno l’esistenza; in quel momento segnalavamo anche che vedevamo nell’interessamento della Regione l’unica speranza di veder affrontate situazioni che non consentono dimenticanza.
Il Presidente Attilio Fontana , quasi ci avesse ascoltato, ha deciso che le strade della regione continueranno ad essere gestite dalle province, assegnando alle stesse anche i fondi necessari, con un criterio di lealtà amministrativa non frequente fra Enti di diverso livello.
Non possiamo che applaudire tale intervento (frutto anche di una lunga esperienza amministrativa del Presidente e di una vasta conoscenza delle problematiche del territorio) e non possiamo che considerarlo un segnale incoraggiante di una sua condivisione sulla necessità di un Ente intermedio, lo si chiami Provincia o come altro si voglia.
Cogliamo anche nel suo operato un forte segnale sull’intendimento di continuare e completare, con determinazione, quel percorso di autonomia decisionale della nostra Regione iniziato con un referendum che ha avuto un ampio consenso della nostra gente.
La situazione politica del Paese è pesante e confusa e questo non può essere che una conferma del fatto che di “province” non se ne parlerà ancora per molto; la presenza di un Presidente come Fontana , che ha dimostrato sensibilità al problema, rappresenta , per quanto nelle sue possibilità, l’unica luce sul fondo di un tunnel completamente buio.